Il presidente Mattioli (foto di Alessandro Castaldi)

di Davide Soattin

A pochi giorni dalla vittoria ai danni dell’Atalanta, che ha lanciato la Spal al secondo posto in classifica, è un Walter Mattioli pienamente soddisfatto quello che, al termine della conferenza stampa di presentazione della rinnovata partnership con ErreEffe Group, ha tirato le somme di un inizio settimana da incorniciare, spaziando dalle proprie considerazioni post partita al prossimo impegno in campionato, aprendo anche una breve parentesi circa il restyling a tempo di record del nuovo Paolo Mazza.

“Battere l’Atalanta non era facile, dato che la ritengo una delle più grandi squadre italiane – ha sottolineato il presidente spallino -, e ci siamo riusciti in una serata che passerà alla storia. Dopo una partita del genere credo che tutti i nostri tifosi si siano risvegliati bene: abbiamo vinto un incontro interpretato magnificamente dai ragazzi in uno stadio bellissimo, che ancora dovrà essere perfezionato nei dettagli. Se avessi sognato un esordio così, non l’avrei sognato di certo in un modo così perfetto. Ora bisogna continuare a programmare il futuro, cominciando sin da subito a lavorare per la partita di Firenze”.

Il prossimo ostacolo dell’undici guidato da Semplici infatti, come accennato dalle parole del primo tifoso spallino, sarà proprio la Fiorentina di Pioli. Un avversario ostico e di caratura superiore che, secondo le sensazioni di Mattioli, la Spal affronterà con rispetto ed umiltà: “Andare a giocare al Franchi la vedo molto dura, loro vengono da una grande prestazione contro il Napoli e ad attenderci ci sarà una città legata in maniera molto forte alla propria squadra. Nonostante ciò, confido molto nei miei ragazzi e sono molto curioso di vederli all’opera in un banco di prova così importante. I nostri avversari giocano questa sera il recupero con la Sampdoria, e spero arrivino alla partita un pizzichino stanchi. Sono comunque un grande gruppo, e per noi sarà difficile”.

Tornando al presente, il condottiero estense si è poi voluto soffermare sui complimenti ricevuti dal mondo del calcio italiano riguardo al miracolo stadio e ai risultati ottenuti sul campo, esprimendo anche un proprio parere circa le situazioni di altre piazze storiche della Serie A, alle prese con impianti fatiscenti che avrebbero bisogno di un ammodernamento in tempi brevi e per cui non sono ancora partiti i lavori. Basti pensare a Bologna, con i quotidiani locali che lodano ed invidiano l’operato del Comune di Ferrara e dei Colombarini, e a Napoli.

“Del fatto che stiamo facendo bene ne parla tutta Italia e non solo Bologna, anche se magari da quelle parti qualche domanda se la fanno. Idem a Napoli, dove si chiederanno ‘Come mai questi sono riusciti a mettere insieme centinaia e centinaia di operai che hanno lavorato giorno e notte, facendo in ottanta giorni il lavoro di otto mesi, e noi non ne siamo capaci?’. La nostra fortuna è avere avuto un insieme di persone che hanno voluto fortemente raggiungere questo scopo, e magari saremo di esempio a tante altre città. Grazie ad una grande collaborazione e a tantissima attenzione però, a questo giro, Ferrara c’è riuscita per prima”.