Spal
18 Settembre 2018
Gomis inoperoso, Antenucci generoso ma fatica ad ingranare. Otto tondo a Semplici

Pagelle. Due lampi di Petagna puniscono l’Atalanta, Missiroli uomo ovunque

di Redazione | 3 min

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Spal, salvezza raggiunta tra i rimpianti

Davanti ad una cornice di pubblico meravigliosa, nonostante il meteo ed un campionato di grande sofferenza, i biancoazzurri battono il Pineto trovando la terza gioia consecutiva e soprattutto la salvezza aritmetica.

Spal, c’è il Pineto tra i biancazzurri e la salvezza

Chiudere il discorso salvezza, con un occhio puntato anche ai risultati delle altre. Nella gara di oggi contro il Pineto, l’ultima di campionato al “Mazza”, la Spal vuole chiudere bene la stagione davanti al proprio pubblico prima della trasferta di Olbia: la vittoria contro gli abruzzesi garantirebbe agli estensi la salvezza matematica

(foto di Alessandro Castaldi)

Gomis 6: Spettatore non pagante, amministra con tranquillità le volte in cui è chiamato ad uscire. Senza fronzoli coi piedi, ma va più che bene così.

Cionek 7: Onnipresente sia di testa che coi piedi. L’Atalanta prova a portarlo fuori posizione con i movimenti di Gomez e Zapata ma lui è estremamente diligente nel non perdere mai la bussola. Finale di gara extra lusso con un paio di uscite palla al piede da applausi.

Vicari 6.5: L’inizio non è dei più facili con Zapata che va vicino al gol anticipandolo di testa. Anche lui non si fa trarre in inganno dallo svariare degli attaccanti avversari, coprendo con efficacia gli inserimenti dei centrocampisti.

Felipe 7: La sua miglior partita in maglia Spal senza dubbio. Dalla sua parte Rigoni non la vede mai tanto che Gasperini è costretto a cambiarlo dopo nemmeno quaranta minuti. Lo stesso copione si ripresenta con Ilicic per il resto della partita. Pericoloso di testa, propizia il vantaggio di Petagna.

Fares 6.5: Dopo qualche titubanza nelle prime gare, deciso passo in avanti anche per lui autore di diversi strappi nel secondo tempo che per poco non lo portano al gol. Bene anche in fase difensiva, dove sembra aver assimilato le direttive di mister Semplici.

Missiroli 7.5: Mette a ferro e fuoco la mediana atalantina con un’ora passata a correre a ritmi irreali. Non solo sostanza però: infatti quando può sciorina tutta la sua qualità in un crescendo rossiniano che si tramuta nell’azione del raddoppio spallino.

Schiattarella 6.5: Valdifiori se ne farà una ragione, come si fa a togliere questo Schiattarella? Anche lui unisce quantità e qualità in entrambe le fasi di gioco, fornendo una regia a centrocampo tutt’altro che scolastica. Peccato per qualche giocata affrettata di troppo nel finale.

Kurtic 7: La catena di destra funziona che è un piacere dimostrando di aver raggiunto un’ottima intesa con Lazzari. Limita gli inserimenti in avanti ma quando c’è da giocare di sponda o da arrivare su un pallone di testa annichilisce sia Freuler che De Roon in più di un’occasione.

Lazzari 6.5: Reduce dall’esperienza in Nazionale, è leggermente meno continuo del solito ma aveva abituato tutti fin troppo bene. Quando innesca il turbo però è una gioia per gli occhi e gli avversari sono costretti a ricorrere costantemente alle cattive per fermarlo.

Antenucci 6: La ‘garra’ non gli è mai mancata e mai gli mancherà, tenta soprattutto nel primo tempo la conclusione senza trovare però la giusta occasione. Quasi oscurato dalla gigantesca partita di Petagna, rispetto alle altre partite cerca meno il dialogo col compagno di reparto.

Petagna 8: Novanta e più minuti di corse, sportellate e una voglia matta di dimostrare alla sua ex squadra quanto valeva. La sua tenacia viene premiata con una doppietta di valore inestimabile che è solo la punta dell’iceberg di un giocatore che è l’essenza del ‘far reparto da solo’. Gli si perdonano quindi il gol divorato ne primo tempo ed il quasi rigore provocato nel finale.

Everton Luiz 6: Porta tutti i suoi muscoli quando serviva, nel secondo tempo quando l’Atalanta spingeva. Regge assieme a tutti i compagni senza prendersi rischi.

Djourou 6: Esordio casalingo per lui, spazza via al meglio i palloni che arrivano dalle sue parti.

Simic 6.5: Entra al posto di Lazzari negli ultimi minuti, toglie dai piedi di Zapata il probabile gol che avrebbe accorciato le distanze.

Leonardo Semplici 8: La continuità nelle scelte paga. Al secondo anno in serie A sembra già aver blindato la difesa, facendo fare un salto di qualità ai suoi che partita dopo partita appaiono qualcosa di più di una semplice squadra salvezza. Ottimo anche il lavoro fatto dal punto di vista atletico, la sua Spal va a mille.

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