Bondeno. Ritorna il ciclo di appuntamenti destinato alle famiglie e ai pazienti che convivono ogni giorno con il morbo di Alzheimer. Una terribile patologia che, assieme alla demenza senile, colpisce attualmente 2500 persone in provincia di Ferrara. La malattia è tuttora incurabile, ma con la prevenzione e un’adeguata informazione alle famiglie è possibile ritardare la comparsa di alcuni sintomi e migliorare notevolmente la qualità della vita delle persone.
«Per l’edizione 2018 del “Cafè della Memoria” (che è il nome dell’iniziativa; ndr) si è voluto creare un momento condiviso a Cento, sede del Distretto Ovest, dove il dottor Alessandro Pirani ha aperto ufficialmente i lavori» spiega l’assessore alle Politiche sociali, Cristina Coletti.
«La formula – continua Coletti – rimane simile a quella dello scorso anno, perché il nostro desiderio è quello di fare incontrare le famiglie che convivono con la malattia e rimangono anche per questo motivo isolate. Inoltre, incontrarsi periodicamente in un luogo dedicato (come la sala 2000) dà modo di apprendere tecniche utili per gestire il proprio congiunto. Per i pazienti, invece, c’è un trattamento fatto di stimolazione cognitiva condotto da una psicologa e la collaborazione di un laureato in scienze motorie».
Il team che si alternerà alla sala 2000, quest’anno, sarà composto dalla psicologia Cristiana Tulipani e dallo scienziato motorio Valentina Tassinari. Le riflessioni di gruppo tra i famigliari saranno seguite dalla psicoterapeuta Giulia Rossetti, mentre gli incontri di formazione vedranno alternarsi vari relatori. Dopo la prima giornata congiunta, l’attività sarà ripresa l’11 ottobre, l’8 novembre e il 13 dicembre, per poi riprendere nel 2019. Con incontri sempre calendarizzati il secondo giovedì del mese, dalle ore 14,30 alle 17,30 e, come ormai consuetudine per favorire la socializzazione del gruppo, la conclusione di ogni appuntamento avverrà con un caffè ed una merenda tutti assieme.
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