Politica
18 Settembre 2018
Lettera aperta dei gruppi consiliari della provincia. Proposta una nuova soluzione: anticipare i rimborsi con le restituzioni dei parlamentari

Carife. Il M5S di Ferrara scrive a Di Maio: «Rispondete alle promesse fatte ai 32mila risparmiatori»

di Redazione | 3 min

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Una chiamata alla responsabilità di chi oggi è al Governo, affinché rispetti ciò che era stato promesso: rimborsare gli azzerati della Carife. E, questa volta, la richiesta non arriva né dagli avversari del Pd, né dai risparmiatori stessi. Arriva dal M5S estense, che ha scritto una lettera aperta al vicepremier Luigi Di Maio, ai sottosegretari Alessio Villarosa e Vittorio Ferraresi, ai parlamentari M5S delle commissioni Finanza e Bilancio di Camera e Senato.

«Ci rivolgiamo a Voi per tornare a sottolineare l’urgenza di rispondere quanto prima alle promesse elettorali fatte ai 32.000 risparmiatori ferraresi, tra cui tantissimi cittadini anziani, che hanno visto cancellare nella drammatica notte del 22 novembre 2015, in applicazione alle direttive del “bail in”, gran parte dei loro risparmi», si legge nell’incipit della lettera, firmata dai gruppi consiliari M5S di Ferrara, Argenta, Codigoro, Copparo, Fiscaglia e Lagosanto.

«Le ricadute sul tessuto sociale ed economico di questo territorio sono state devastanti, con sofferenze propagatesi ad onda d’urto sulla capacità di spesa e di produzione, annullando crediti, abbattendo impresa, posti di lavoro e aggravando la spesa sociale – osservano i grillini ferraresi -. Negli anni successivi abbiamo visto “sfilare” sul nostro territorio diversi rappresentanti istituzionali di ogni sigla e colore politico, promettendo attenzione e soluzioni, non certo ulteriori tagli di spesa. Dalla parte civica sono giunte numerose proposte ancora in attesa di risposta e tra le quali elenchiamo: la richiesta di messa a disposizione dei Risparmiatori azzerati delle azioni di Banca d’Italia comprate da Carife in passato e rivalutate ad oggi; la ripartizione agli stessi dei profitti che Bper sta facendo sul patrimonio comprato con un 1 euro da Nuova Carife e che sfiora i 308 milioni di euro. A questo aggiungiamo l’estrema necessità di emanare la direttiva per lo sblocco dell’intero Fondo di ristoro e l’utilizzo del capitale proveniente dai cosiddetti “conti dormienti».

Il nuovo Governo sembra però essere in una situazione di stallo, intenzionato a rinviare la soluzione di molti mesi e la cosa non è passata inosservata, neppure a 5 Stelle del territorio che però, non solo mostrano fiducia sull’arrivo a breve di una soluzione, ma avanzano anche una proposta: dirottare ai risparmiatori il fondo per il microcredito alimentato dai parlamentari grillini

«Vista l’apparente incertezza che l’attuale governo, di cui voi siete parte fondante, sembra mostrare nel procedere all’emissione del ristoro nella sua interezza ai Risparmiatori azzerati – affermano nella lettera -, dato per certo che vogliate convenire che un rimborso pari al 30% delle perdite assegnato con emendamento a poche centinaia di risparmiatori, se pure dovuto, ed appartenente ad una sola area locale, non venga incontro alle esigenze estreme dell’intera platea di “azzerati” che ripone nelle vostre persone la massima fiducia, avanziamo un’ulteriore proposta di soluzione, ovvero che i suddetti rimborsi vengano anticipati dalla quota destinata al Mise e alimentata dalle restituzioni dei Parlamentari M5S eletti, come forma di ristoro ai cittadini di Ferrara e provincia coinvolti nella triste vicenda, e come ulteriore esempio di politica caratterizzata dall’impegno attivo e non propagandistico».

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