Ostellato
16 Settembre 2018
Si è spento Castaldini, decano di polizia municipale. Il sindaco Marchi: "Sempre buono e disponibile, ci mancherai"

Ostellato piange la “guardia” Dorino

di Redazione | 2 min

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Ostellato. Il Comune di Ostellato piange oggi, ancora una volta, un suo dipendente. Alle prime luci dell’alba di domenica 16 settembre è venuto a mancare all’età di 62 anni Dorino Castaldini, sovrintendente di polizia municipale, figura storica del Comune e dell’intera comunità.

Tra i tanti messaggi di cordoglio spicca quello sentito del sindaco Andrea Marchi. “Battuta pronta, buono, in quasi dieci anni di mandato, da Dorino non ho mai ricevuto un no – ricorda il sindaco -. Eppure l’ho chiamato tante volte alle ore più disparate e via, si andava, dove c’era bisogno, spesso con la neve o sotto la pioggia. C’era il dovere, senza dubbio, ma insieme a questo la disponibilità”.

“Eri la ‘guardia’, come dicono da noi i più attempati e la facevi al modo antico, ascoltando chi ti fermava per strada – racconta ancora il primo cittadino -. Abbiamo riso degli eventi strani che la vita riserva, riso sul tuo numero di matricola che ti rendeva un po’ il decano del corpo di polizia municipale, del tuo rapporto complicato con il computer. Abbiamo parlato più seriamente della malattia, della battaglia e della speranza”.

Stamattina è venuto a mancare e in tanti, con incredulità, hanno sentito quel dolore sordo che è fatto di dispiacere e rimpianto. L’amministrazione è vicina alla moglie Mery, al figlio Alves, alla mamma Agnese, alla nipote Elena e a tutta la famiglia: “In questo momento di dolore – chiosa Marchi – sappiate che in tanti piangiamo Dorino. Ti sia lieve la terra, facile il viaggio”.

L’ultimo saluto è atteso martedì 18 settembre quando, alle 14 partendo dalla camera mortuaria dell’ospedale del Delta di Lagosanto, si arriverà alla chiesa parrocchiale di Rovereto dove alle 14.30 sarà celebrata la messa. Al termine familiari, parenti e amici lo accompagneranno per l’ultimo viaggio al cimitero locale per la tumulazione. La famiglia anziché donare fiori invita a fare una donazione all’Istituto Scientifico Romagnolo per lo studio e la cura dei tumori.

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