Cristiano Rubini, Mirco Marani e Chiara Malaguti

di Martin Miraglia

Terre del Reno. “Siamo favorevoli a quest’associazione nuova che deriva da un’associazione precedente che operava a Mirabello. È proprio in questo modo che si cattura lo spirito e il concetto della fusione, con una realtà che prolunga le sue attività su tutto il territorio comunale”. È con queste parole che l’assessore al tempo libero e alla promozione del territorio di Terre del Reno Mirco Marani ha dato il benvenuto nel tardo pomeriggio di lunedì alla neonata Pro Loco unitaria per il comune fuso ormai da quasi due anni.

La nuova Pro Loco ‘Friz e Magna’ nasce dalle ‘ceneri’ — tra virgolette perché, in realtà, non hai smesso di operare — dell’associazione Friz e Magna di Mirabello della quale, al netto degli opportuni e inevitabili ritocchi, ne mantiene anche il logo. Ma, come premette il presidente Cristiano Rubini, “non vogliamo pestare i piedi a nessuno (dove nessuno sono le altre associazioni e le altro Pro Loco frazionali presenti sul territorio, ndr), vorremmo mantenere le nostre iniziative e abbiamo altra carne al fuoco, certo, ma non abbiamo nessuna intenzione di interferire con altre attività e anzi siamo pronti a collaborare con tutte le altre associazioni che operano sul territorio”.

Il logo della nuova Pro Loco

“Abbiamo mantenuto lo stesso logo per non perdere la nostra identità precedente”, continua poi Rubini, “ma abbiamo pensato di creare questa nuova Pro Loco perché c’è ancora un po’ di campanilismo nelle comunità. Pochi mesi fa però abbiamo fatto un’iniziativa, ‘A spasso per Terre del Reno’, che è stata molto positiva e ha avuto un ottimo riscontro. Da lì ho pensato che fosse il caso di smuovere le acque creando una nuova associazione”.

“Con quell’iniziativa abbiamo avuto cercato di legare tutta la comunità”, ricorda invece la segretaria Chiara Malaguti, “grazie alle meraviglie che offre questo territorio. Vogliamo coinvolgere sempre di più: in molti dicono ‘non si fa mai niente’ senza invece chiedere, perché poi la gente dà e in molti hanno voglia di fare. Non dobbiamo ragionare sul nostro piccolo orticello ma sull’intera comunità unica di Terre del Reno che secondo noi doveva avere una sua Pro Loco”.