Si apre con un brillante secondo al “Memorial Leonelli-Manetti” di Cervia la stagione di una rimaneggiata Baltur che, dopo aver battuto Imola in semifinale, si arrende alla corazzata Fortitudo in finale.
Come già in semifinale, Cento deve rinunciare a Gasparin, Chiumenti e Benfatto mentre Bologna si presenta all’appuntamento senza Sgorbati. Sin dalle prime battute, sono gli uomini allenati da Antimo Martino a fare la partita: Hasbrouck e Rosselli, in particolare, sono ispirati e lo scarto tra le due formazioni raggiunge presto la doppia cifra, per poi aumentare fino al 28-9 con cui si conclude la prima frazione.
Nel secondo periodo, la Baltur si scrolla di dosso la ruggine iniziale, White si carica la squadra sulle spalle ma Mancinelli e soci rientrano negli spogliatoi con venti lunghezze da difendere (51-31). A campi invertiti, Cento si riavvicina (54-42) e la panchina bolognese ferma la partita per ben due volte in appena un paio di minuti ma Cinciarini e Leunen ricacciano indietro gli avversari (62-44). Gli ultimi dieci minuti sono un monologo centese: Chiera e White spaventano la Fortitudo (89-87), ma i tiri liberi di Hasbrouck mandano i titoli di coda sulla gara.
A seguire, il tabellino della partita.
FORTITUDO BOLOGNA-BALTUR CENTO 93-89
PARZIALI: 28-9, 23-22, 24-20, 18-38.
BOLOGNA: Cinciarini 16, Mancinelli 12, Barattini, Benevelli 5, Leunen 10, Franco 9, Prunotto 2, Venuto 3, Rosselli 14, Fantinelli 2, Hasbrouck 20. All. Martino.
CENTO: Ba 5, Mays 9, Fioravanti 6, Chiumenti NE, Reati 9, Pasqualin, Benfatto NE, Moreno 5, Manzi NE, White 32, Piperno NE, Chiera 23. All. Benedetto.
ARBITRI: Saraceni, Soavi, Bertuccioli.
Nella finale per il terzo e quarto posto, Ravenna piega Imola (93-78).
Nelle semifinali del giorno prima, invece, Cento aveva regolato Imola (58-56, White 20) mentre Bologna aveva superato Ravenna (80-68, Benevelli 16).
Coach Benedetto commenta così la due giorni in terra di Romagna: «Considerate le defezioni degli ultimi giorni, gli appena due allenamenti svolti da White e la preventivata assenza di Benfatto, non potevo pretendere di più dalla mia squadra. A prescindere dal risultato, che era l’ultima cosa che mi interessava, sono soddisfatto perché l’impatto con la categoria è stato positivo, a prescindere dai primi dieci minuti di entrambe le partite. Avevamo bisogno, inoltre, di passare un po’ di tempo insieme e questo torneo è stato sicuramente utile in questo senso. Adesso abbiamo soltanto bisogno di recuperare gli infortunati, per dare continuità al lavoro svolto nelle prime due settimane e inserire ulteriormente White».
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