Economia e Lavoro
28 Agosto 2018
Secondo un'analisi de Il Sole 24 Ore, la città estense è uno dei pochi capoluoghi di provincia a segnare una variazione positiva nel confronto 2008-2016

Il reddito medio a Ferrara è tornato ai livelli pre crisi

di Redazione | 2 min

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Ferrara è uno dei soli 17 capoluoghi di provincia in cui il reddito medio è cresciuto rispetto al 2008, anno in cui è iniziata la crisi economica. A rivelarlo è un’analisi de Il Sole 24 Ore di lunedì, realizzata utilizzando i dati Istat e del ministero delle Finanze sulle dichiarazioni al Fisco presentata nel 2017 (redditi 2016) e nel 2009 (redditi 2008).

Un dato che racconta forse di una certa resilienza dell’economia cittadina nonostante le mille difficoltà e il terreno ancora da recuperare non solo rispetto ai dati storici ma anche rispetto al passo tenuto nel resto della regione.

Nel dettaglio, il reddito medio a Ferrara al netto dell’inflazione – che si attesta sui 23.596 euro – ha registrato una crescita pari a +1,08% nel confronto tra 2008 e 2016. Un dato confortante (in media, tra gli altri capoluoghi la variazione è negativa, 1-,92%), ma non va dimenticato che lo stesso reddito medio a Ferrara è più basso di quello medio nazionale, che si attesta a 25.170 euro.

L’analisi del quotidiano economico guarda anche al rapporto tra contribuenti e abitanti: a Ferrara sono 77,1 ogni 100 abitanti, stabilmente al di sopra della media nazionale di 66,6 ogni 100 abitanti e anche il più alto tra i capoluoghi dell’Emilia-Romagna.

Guardando al resto della regione, le variazioni positive sono state registrate anche a Modena (+0,65%, con reddito di 26.389 euro, rapporto contribuenti/abitanti di 73/100), Ravenna (+0,69%, reddito di 22.343 euro, rapporto contribuenti/abitanti di 74,3/100) e Reggio Emilia (+0,10%, reddito di 24.468 euro, rapporto contribuenti/abitanti di 69/100).

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