di Simone Pesci

Tanto tempo fa, in una Ferrara lontana lontana gli Este dovevano ancora diventare quelli che avremo poi conosciuto, così come la città doveva ancora diventare una delle capitali italiane del Rinascimento. Si tornerà a quel tempo, alla metà del 1250, durante la quattordicesima edizione della “Giostra del Monaco”, consueto appuntamento della contrada di San Giacomo, che animerà dal 24 agosto al 2 settembre il baluardo di Santa Maria, che costeggia viale 4 Novembre.

“Vogliamo essere vicini al territorio e lasciare il segno” premette Gabriele Mariotti, presidente della contrada gialloblù che, per l’occasione, ha stilato un programma ricchissimo, ovviamente per tutti, dai nonni ai bambini. E lo ha fatto, innanzitutto, con il marchio delle “Manifestazioni storiche” della Regione, che è stato appiccicato alla rievocazione della battaglia di Cassano d’Adda del 1259, avvenimento nel quale Azzo VII d’Este, alla testa delle milizie guelfe, sconfisse le truppe ghibelline ponendo fine al progetto di fare della penisola italiana un unico regno.

Questa rievocazione, assicurano gli organizzatori Giannantonio Braghiroli e Paolo Catani – che dall’anno prossimo lascerà il ruolo di direttore artistico della rassegna -, è un “appuntamento imperdibile al pari della Giostra del Monaco, che si tratta di una giostra equestre”. La rievocazione della battaglia si terrà sabato 1 settembre alle 22.30, mentre la giostra si terrà il giorno di chiusura dell’omonima rassegna, domenica 2 settembre alle ore 19.

Tutte le sere, però, ci saranno numerosi eventi: dai mercatini ai concerti, passando per gli incontri culturali e gli spettacoli per i bambini, allietati dalle escursioni sui pony e dalle animazioni della Maga Pasticciona, la quale accetterà delle offerte che saranno poi devolute ad Ant. Tutti i giorni dalle 19.30, sabato e domenica anche dalle 12.30, l’evento attirerà i palati del pubblico con tre punti gastronomici, in particolare la Taverna dell’Aquila Bianca che offrirà specialità ferraresi e altre ispirate alla cucina medievale.

“Non vedo l’ora di partecipare” asserisce il presidente dell’Ente Palio Stefano Di Brindisi, al quale si aggiunge l’assessore Aldo Modonesi: “Il fatto che la manifestazione giunga alla quattordicesima edizione significa che c’è stata un’intuizione importante, seguita da grandi capacità di natura organizzativa e di innovazione”. Insomma, tutti invitati, conclude Braghiroli, in un luogo “da riscoprire, perché magico e fuori dal tempo”.