Politica
18 Agosto 2018
Respinte al mittente dal segretario provinciale del Grande Nord le attribuzioni di colpa: "Mai spacciato per rappresentante del Carroccio"

Bigoni: “Accuse della Lega infondate. O c’è un omonimo?”

di Redazione | 2 min

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Stefano Bigoni

Le accuse della Lega agli ex, gli espulsi dal partito ‘rei’ di continuare a qualificarsi come rappresentanti o appartenenti al Carroccio, vengono decisamente respinte da Stefano Bigoni, coordinatore provinciale del Grande Nord (il partito dei federalisti indipendentisti fuoriusciti dalla Lega perché in disaccordo con la linea di Salvini), citato nel comunicato inviato alla stampa dalla segreteria provinciale della Lega di Ferrara.

“Leggo con stupore – afferma Bigoni – che la Lega (ex Lega Nord) afferma attraverso i media locali verità discutibili e cioè che ex esponenti del Carroccio si spaccerebbero ancora come tali dopo provvedimenti di espulsione o abbandoni volontari. Vengo citato tra coloro che millanterebbero la militanza leghista. Premesso che ritengo fazioso e inutile spendere l’energia dei lettori su “bagatelle” di partito, e forse sarebbe meglio per i partiti concentrarsi sulle questioni di sostanza del territorio, colgo l’occasione una volta di più per precisare quanto già è noto dal giugno scorso ai vertici del Carroccio, e cioè che il sottoscritto con nota consiliare del 27-07-2018  aveva annunciato il proprio dissenso dal nuovo corso leghista preannunciando il passaggio a Grande Nord”.

“A controfirmare l’avvenuta adesione al movimento autonomista indipendentista di Grande Nord – aggiunge Bigoni – vi è anche la comunicazione ufficiale del 20 giugno scorso da parte della stessa segreteria Federale del partito”.

Secondo l’ex leghista, dunque, “i fatti sono due: o c’è un caso di omonimia, c’è un altro Bigoni, un sosia che milita da protestatario nella Lega, oppure la Lega finge di non sapere che esiste Grande Nord e fa fatica a pronunciarne il nome. Con tanto di consigliere comunale”.

“Per quanto ci riguarda – è la conclusione di Bigoni – come Grande Nord ferrarese possiamo affermare con tranquillità che le adesioni stanno crescendo e che per altri “fuoriusciti”, meglio, delusi dal corso nazionale salviniano e per altri cittadini appassionati di politica che pensano prima al territorio del Nord, le tessere sono già pronte”.

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