Cronaca
7 Agosto 2018
Inquietante episodio in un circolo della periferia sud della città. Nessuno parla ma i carabinieri trovano un fucile a canne mozze

Lite in un locale e spunta la ‘lupara’, cinque indagati

di Redazione | 2 min

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Una lite fra cinque persone in un circolo ricreativo alla periferia sud della città e un fucile a canne mozze con la matricola abrasa. L’arrivo sul posto dei Carabinieri e  le persone coinvolte che nulla sanno e nulla hanno visto.

Potrebbe sembrare un episodio del profondo sud dell’Italia, invece è accaduto in una frazione della periferia sud di Ferrara. Un episodio inquietante sul quale stanno ancora indagando i militari per capire cosa ci sia sotto. Nel frattempo, però, tutte e cinque le persone sono state denunciate in stato di libertà per il reato di detenzione di arma clandestina, compresa la donna che gestisce il circolo.

Del reato citato dovranno rispondere G.M. 40enne residente Ferrara, F.F. 50enne residente in provincia di Bologna, F.I. 31enne residente in provincia di Bologna, B.P. 42enne residente a Ferrara (la donna che gestisce il locale) e R.P. 56enne residente a Ferrara.

I carabinieri del Norm di Ferrara e di San Martino sono intervenuti nella notte tra il 4 e 5 agosto presso un circolo a seguito della segnalazione de parte di alcuni cittadini, che avevano riferito di una lite in corso e del fatto che uno dei contendenti era armato di pistola. Sul posto gli uomini dell’Arma hanno trovato quattro persone: G.M., F.F., F.I. e B.P., mentre R.P. si era allontanato pochi attimi prima dell’arrivo dei militari. Alla richiesta di spiegazioni le persone presenti non hanno saputo o voluto dire nulla di quanto accaduto, anzi per loro non era successo assolutamente nulla.

L’immediata ispezione dei luoghi teatro dell’evento ha però permesso di rinvenire, nascosto sotto un’autovettura parcheggiata lungo una via adiacente, un fucile tipo “doppietta” con calcio e canne tagliate (il cosiddetto fucile a “canne mozze” o “lupara”) con matricola abrasa. Poco distante i carabinieri hanno inoltre trovato due cartucce calibro 12, lo stesso del fucile, il tutto ritenuto sicuramente attribuibile alle cinque persone, le cui singole condotte sono oggetto delle indagini ancora in corso.

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