Lagosanto
6 Agosto 2018
Un Comitato spontaneo porta all'attenzione di Giunta e Consiglio la situazione "paradossale" relativa alla tassazione di terreni non edificati e non edificabili

Imu su terreni non edificabili, i cittadini interrogano la Giunta

di Redazione | 2 min

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di Giuseppe Malatesta

Lagosanto. Chiedono “dignità per Lagosanto” i cittadini riuniti nel gruppo spontaneo ‘Comitato per Lagosanto’, portando all’attenzione della stampa due situazioni di stretta attualità di cui hanno ritenuto farsi carico come portavoce verso l’amministrazione Comunale.

Principale motivo della mobilitazione del Comitato è la difficile situazione di un cittadino alle prese con un qui pro quo burocratico, relativo alla tassa comunale sugli immobili, dovuta anche per i terreni edificabili (ma non edificati). “Un cittadino che sta vivendo un sopruso da parte dell’Amministrazione – spiega Magnardini, in qualità di referente del Comitato – e che noi abbiamo deciso di sostenere ricorrendo ad un’interpellanza alla giunta e al consiglio comunale di Lagosanto”.

In realtà il problema sarebbe sentito da più cittadini residenti, chiamati a pagare il tributo Imu “su aree che, pur essendo inserite in zone edificabili secondo il piano regolatore, di fatto non possono essere oggetto di edificazione. A Lagosanto – chiariscono i cittadini – ci sono diverse aree edificabili di questo tipo e riteniamo ingiusto equiparare un’area edificabile (soggetta a permesso di costruire) ad una che prima di divenire realmente edificabile deve passare dall’adozione di un piano attuativo”.

“A tal proposito – fanno notare dal Comitato – la stessa Cassazione nel 2006 ha sancito che il pagamento dell’imposta è subordinato all’effettivo utilizzo. È fantascientifico che lo stesso Comune poi abbia previsto nel piano regolatore che nelle volumetrie di tali aree edificabili siano comprese anche le strade attigue: tale sistema comporta che in caso di vendita o successione si debba pagare la tassazione anche su superfici comunali”.

Al sindaco e all’assessore delegato, i cittadini chiedono dunque “per giustizia sociale, di verificare se su tali aree sia possibile costruire e che sia il Comune ad adoperarsi per regolarizzarle a sue spese”, suggerendo infine di chiedere un parere al Ministero delle Finanze sull’applicabilità della tassazione sulle aree in questione, e se “in presenza di un vincolo di inedificabilità causato dall’ente stesso per inadempienza, il pagamento dell’imposta per i periodi passati debba essere sospeso”.

Altra causa per la quale vorrebbe battersi il Comitato è quella relativa ai posteggi per ambulanti: in particolare, in tempi di Antica Fiera d’Agosto (in programma a Lagosanto dal 3 al 7 agosto) il Comitato rileva l’incapacità di gestire la concomitanza tra la manifestazione in questione e il mercato settimanale del venerdì, “mettendo ogni anno in difficoltà gli ambulanti nel loro posizionamento”. Una denuncia supportata da due scatti esemplificativi, dai quali si evince come “venerdì 3 agosto il posto riservato agli ambulanti del mercato sia occupato dagli espositori fieristici: ogni anno l‘amministrazione sovrappone i due eventi” lamenta Mauro Magnardini.

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