Attualità
4 Agosto 2018
Il Comune di Ferrara sarà stazione appaltante. L'intervento prevede la compartecipazione economica del MiBac per 7,7 milioni e della Regione con uno stanziamento di 7,6 milioni

Raggiunto l’accordo per il restauro del Duomo

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Aprono le auto e prendono le chiavi di casa, due in manette

La Polizia di Stato ha eseguito un'ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Ferrara nei confronti di due persone di 35 anni, nomadi provenienti da fuori provincia, entrambe gravate da numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, oggi gravemente indiziate di circa quindici furti aggravati e furti in abitazione messi a segno nel 2023 a Ferrara ai danni di ignari cittadini

Paziente assunse ivermectina contro il Covid, ma morì. Ex medico finisce a processo

È stata fissata per il 27 maggio l'udienza predibattimentale del processo per omissione di soccorso a carico di Alberto Dallari, il 69enne medico (oggi in pensione) di Reggio Emilia, che aveva preso in cura domiciliare Mauro Gallerani, 68enne di Corporeno colpito dal Covid-19 e poi deceduto dopo un mese di ricovero ospedaliero

Al termine di un percorso che ha visto impegnati in un clima di fattiva collaborazione il Comune di Ferrara, il Segretariato regionale del Ministero per i beni e le attività culturali e l’Arcivescovado di Ferrara, Comacchio e dell’Abbazia di Pomposa, si è giunti ad una soluzione condivisa che consentirà di iniziare al più presto le procedure necessarie all’avvio dei lavori di restauro del Duomo.

Un intervento che prevede la compartecipazione economica del MiBac per 7.700.000 euro, della Regione Emilia-Romagna con uno stanziamento a programma di 7.600.000 euro (di cui 1.800.000 euro già finanziati dal 2013) e del Dipartimento della Protezione Civile per 350.000 euro per interventi di pronto intervento in corso di esecuzione.

Il percorso avviato prosegue con la disponibilità manifestata dal Comune di Ferrara di assumere la funzione di stazione appaltante e con la possibilità da parte della stessa di coinvolgere, attraverso accordi convenzionali, l’Arcidiocesi e la Soprintendenza competente per il territorio mettendo a disposizione le figure professionali necessarie sia al buon esito dell’intervento, sia al miglior coordinamento dei lavori futuri con gli interventi di restauro post sisma 2012 di cui è già stazione appaltante l’Arcidiocesi.

Quale soggetto assegnatario delle risorse, il Segretariato Regionale conserverà il ruolo di controllo e monitoraggio amministrativo contabile.

E’ questa una soluzione che tiene conto della delicatezza e complessità dell’intervento e della legittima esigenza della Curia Arcivescovile e dei cittadini di potersi riappropriare di un bene che rappresenta per la comunità ferrarese un punto di riferimento culturale e sociale di primaria importanza.

“Quest’oggi, dopo tanto lavoro – dichiara il Segretario Regionale Magrini – possiamo esprimere la più viva soddisfazione per l’accordo raggiunto con la certezza che tutte le parti coinvolte – Curia, Comune, Ministero nelle sue varie articolazioni – contribuiranno, per quanto di competenza, al migliore esito del progetto”.

“Dopo più di due anni possiamo ora sperare, grazie alla disponibilità del Comune di Ferrara e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, di rivedere la nostra Cattedrale restaurata nella sua originaria bellezza”, aggiunge il rappresentante della curia don Stefano Zanella, direttore dell’Ufficio Tecnico Amministrativo dell’Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio.

“E’ un progetto di intervento complesso – precisa Tagliani – e per i servizi del Comune un lavoro oneroso: sui competenti uffici comunali gravano già svariati interventi di restauro e miglioramento sismico (post sisma 2012) non solo su interessanti beni monumentali di nostra proprietà, ma anche di proprietà di altri enti e istituzioni, di cui ci è stato chiesto di farci carico, quantificabile in investimenti complessivi per un importo di oltre 100 milioni di euro. Ma il desiderio di restituire alla città una delle sue più care bellezze, ci ha fatto decidere di assumere il ruolo di stazione appaltante per dare finalmente il via al progetto. Saranno coinvolti tutti gli attori al fine di incrementare la possibilità che al buon esito dell’intervento concorra un adeguato apporto di professionalità sia numerico che qualitativo e, inoltre, per garantire l’indispensabile coordinamento fra i due interventi che andranno a interessare il Duomo di Ferrara (quello in questione e quello relativo alle opere post sisma 2012, di cui l’Arcidiocesi sarà Stazione Appaltante)”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com