Mesola
2 Agosto 2018
L'assessore contrario all'unificazione con Goro rassegna le dimissioni: "Non opportuno promettere risorse incerte, inspiegabile la fretta dell'amministrazione". Il sindaco: "Comprensibili divergenze, ma ha votato contro anche a bilancio e Dup"

Mesola, Gatti lascia la giunta: “Divergenze su Fusione e scarso dialogo”

di Redazione | 2 min

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Michele gatti (tratta da Ilmesolano.it)

di Giuseppe Malatesta

Mesola. L’iter di fusione partito tra Mesola e Goro, come nelle vicine Ostellato e Fiscaglia, sta parecchio agitando le acque nei consigli comunali locali, forse più tra le fila delle rispettive maggioranze che tra quelle di opposizione. All’indomani d’approvazione dei progetti di legge regionali che fissano al 1 febbraio 2019 il via alle fusioni in questione, sul tavolo del sindaco mesolano Gianni Padovani giungono le dimissioni di Michele Gatti, assessore che non aveva nascosto nelle scorse settimane la sua contrarietà al processo di fusione con i vicini di casa.

Motivazioni personali quelle riportate ufficialmente da Gatti. “È stato un signore” commenta Padovani, perché come si può facilmente dedurre dalle ultime prese di posizione dell’assessore, dietro le dimissioni c’è una decisa opposizione alla decisione di procedere spediti verso il riassetto amministrativo.

A confermare il sentore è proprio Gatti: “La fusione potrebbe essere qualcosa di sensato in futuro, ma non oggi. Di fronte ad una normativa in scadenza e a contributi che non si sa se saranno riconfermati non mi pare opportuno promettere ai cittadini l’arrivo sul territorio di 20 milioni di euro nel prossimo decennio. Inoltre – continua Gatti – non è comprensibile tutta questa fretta: sarebbe il caso di discuterne con più calma e approfondire anche affinità e differenze con il Comune di Goro, con cui non vedo tutta la vicinanza che vede chi è favorevole alla fusione, dal punto di vista amministrativo, delle imposte comunali, di economia e società”.

Un problema con la fusione quindi, palesato già il mese scorso con una astensione in consiglio sull’avvio dell’iter. Ma non solo: come spiega l’assessore infatti – e come conferma il sindaco – la rottura si sarebbe consumata anche – o soprattutto – a seguito del voto contrario a più delibere di giunta e di consiglio relative a bilancio e Dup.

“Ci sta che si abbiano visioni diverse sulla fusione, ma votare contro la programmazione e il bilancio vuol dire votare contro se stessi e contro quello che si è stabilito insieme – nota Padovani -, perciò era necessario trovare una soluzione alternativa. Ringrazio Gatti per il lavoro svolto, le nostre strade però si dividono qui”.

Nominato nel 2016 a seguito delle dimissioni dell’assessore Michele Uccellatori, Gatti lascia scoperte le deleghe a  pesca, agricoltura, protezione civile e associazionismo, ma resta per ora in consiglio comunale. “Le mie dimissioni e quelle di Uccellatori sono maturate in condizioni simili – conclude Gatti -, ossia per problemi di scarsa condivisione delle scelte e di poco dialogo in giunta”.

 

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