Lo spettro della fusione dei Comuni aleggia sulla provincia. Questa volta, a finire sotto la lente di ingrandimento di Interesse Comune, è l’accorpamento fra Berra e Ro, per la quale “saremo chiamati ad assentire o meno il prossimo 7 ottobre” informano Simone Grandi e Marco Leonardi.

“Il nostro gruppo aveva già espresso grandi perplessità in Consiglio Comunale – rammentano -, dicendosi favorevole a una discussione generale sulle fusioni ma non convinto da tale proposta”. Ora, con l’accelerata della Regione “a supporto dell’indizione del referendum”, si continua a ritenere “non opportuna e utile, almeno per ora, l’opzione della fusione per il comune di Berra e per il comune di Ro”.

Piuttosto, spiegano Grandi e Leonardi, si ritiene che “prioritariamente si debba sistemare e far funzionare l’Unione dei Comuni, riducendone le spese e aumentando qualità e quantità dei servizi erogati, non solo multe e velox. Poi bisognerebbe affrontare un serio discorso di fusione fra i comuni del Mandamento, fusione alternativa all’Unione per evitare di avere doppioni di spese e poltrone”.

L’intenzione di Interesse Comune è quindi di iniziare, dopo l’estate, una campagna informativa “della verità, in cui andremo oltre le narrazioni di facciata, con membri alla ricerca di utilità personali, per spiegare le ragioni del no”.