di Giuseppe Malatesta

Lagosanto. “Bigoni non conosce il funzionamento della macchina amministrativa e cerca alibi e fantasmi per nasconderlo”. Il sindaco Maria Teresa Romanini interviene ancora sulla querelle con l’ormai ex vicesindaco Davide Bigoni e promette ottimista: “Intervengo per l’ultima volta, poi per me la polemica è chiusa”.

Prima di mettere la parola fine a un legame istituzionale celebrato nel 2014, all’indomani della sua elezione, Romanini mette in un certo senso in luce la malafede del suo ex vice nell’esporre le motivazioni che lo hanno portato alle dimissioni e i demeriti del primo cittadino.

Si torna dunque a parlare della ristrutturazione del plesso scolastico di via Roma: “Il ritardo dei lavori di ristrutturazione – spiega Romanini – era stato comunicato dalla dirigenza scolastica per tempo, in occasione di un incontro con tecnici e assessore alla pubblica istruzione (Antonella Mazzotti, ndr): per quale ragione Bigoni protocolla richieste per sapere le stesse cose? Forse per screditare sindaco e dipendenti”.

“Gli è stato risposto con tanto di relazione tecnica, ma si è comportato come un consigliere di opposizione, scrivendomi e dimenticando di essere stato vicesindaco per quattro anni. Cosa si aspettava?” continua Romanini, che rimarca senza troppi giri di parole come a suo parere Bigoni ha portato avanti il suo obiettivo di “avere mano libera per giocare le sue carte” in vista delle Amministrative 2019. “Fa parte della politica e lo posso capire, basterebbe essere corretti”.

Capitolo sanità. Romanini si ripete: “Per l’ennesima volta chiariamo che se oggi, dopo il massacro subito con la riduzione dei servizi territoriali e ospedalieri, c’è qualche impegno formale da parte dell’Ausl, è soprattutto per merito della mia resistenza, portata avanti con dati alla mano. Sul tema – aggiunge – l’ex vice è completamente disorientato, come dimostra la sua non conoscenza della situazione e dei problemi dei reparti. Non sono a conoscenza di suoi incontri con dirigenti ospedalieri, primari, personale infermieristico, di supporto o tecnici, che secondo Bigoni spettano unicamente al sindaco in quanto delegato per la sanità”.

“La mia astensione in Ctss? Riparliamone”. Contestato era stato il voto “timido” di Romanini alla valutazione dell’operato del direttore generale dell’azienda sanitaria, Claudio Vagnini. Un fatto che risale al maggio scorso. “La valutazione positiva era già stata confermata per l’80% dalla Regione”. Al bilancio di previsione, in una successiva conferenza, Romanini aveva invece votato contrariamente, tra l’insoddisfazione del suo vicesindaco che avrebbe preferito giungere al voto dopo un confronto aperto. “Quel voto negativo – spiega Romanini – era dato dal fatto che la ristrutturazione dell’ospedale del Delta era solamente menzionata, senza nessun accenno di precisazioni”.

A tal proposito, ad oggi la Regione ha confermato l’investimento di 2 milioni per la ristrutturazione del Pronto Soccorso dell’ospedale di Lagosanto. “Sa molto di campagna elettorale – commenta il sindaco -, anche perché ad oggi non è arrivata nessuna progettazione agli uffici comunali. Ma restiamo fiduciosi”.

“Al contrario del Pd, che non difende la sanità territoriale ma avvalla scelte aziendali, io sono sempre attenta e in trincea” conclude Romanini. “Non mi credete? Chiedete informazioni sull’attività ortopedica: ho già denunciato, ma nessuno fa nulla”.