di Giuseppe Malatesta

Lagosanto. “Dal sindaco Romanini solo sciocchezze e ricostruzioni fantasiose”. Parte così la dura replica di Davide Bigoni, dal 2014 a pochi giorni fa fianco a fianco al primo cittadino come suo vice, attualmente ai ferri cortissimi con la maggioranza, che ha abbandonato del tutto passando nei banchi di opposizione a dieci mesi dalla scadenza del mandato.

“Fa quasi tenerezza” dice Bigoni commentando l’atteggiamento del sindaco Maria Teresa Romanini: “Il tutto per sfuggire alle risposte di merito sui problemi posti, come nel caso delle mie richieste di chiarimenti sulla ristrutturazione delle scuole di via Roma, domande poste nell’interesse di genitori, alunni e insegnanti a cui il sindaco non risponde, preferendo fare la vittima e buttarla in politica”.

A proposito di politica, Bigoni smonta “il castello costruito ad arte da mani sapienti che vorrebbero far passare la mia uscita dalla giunta come un atto politico: non ho cariche nel Pd, cosa nota al Sindaco ma strategicamente dimenticata. Il tentativo di scaricare la colpa su questioni personali poi è quasi infantile”.

“Secondo Romanini sarei una persona arrogante, saccente e piena di rancori. Mi chiedo allora come mai non abbia accettato le mie dimissioni a maggio scorso, respingendole nonostante avessi garantito la presenza in consiglio comunale per senso di responsabilità. Forse tutti questi difetti sono emersi adesso perché non ho fatto altro che disturbarla, richiamando la sua attenzione su problemi locali come la scuola di via Roma? Quali sarebbero le persone con le quali avrei problemi a rapportarmi per le loro scelte passate? Forse ne esiste solo una in particolare” allude Bigoni senza illuminarci.

Appagato dalla “solidarietà di tantissimi cittadini che mi invitano a proseguire come amministratore indipendente, libero da imposizioni e capibastone che com’è noto danno ordini ad altri ma non a me”, l’ex vice ricorda il mese di silenzio dopo le richieste sulla situazione del plesso scolastico: “Solo negli ultimi giorni ho ricevuto le risposte dagli uffici tecnici: la conclusione della ristrutturazione è prevista in autunno, con apertura ufficiale nel 2019. Eppure Romanini sosteneva che tutto si sarebbe concluso entro fine legislatura. Era a conoscenza dei tempi ma ha ritenuto opportuno non rispondermi, né discuterne in giunta, né in consiglio”.

“Originariamente la consegna lavori era prevista entro l’inizio dell’anno scolastico (settembre 2018, ndr) per non creare disagi: adesso scopriamo un ritardo di un anno. Immagino siano contenti genitori e cittadini nel vedere che le mie rimostranze vengano bollate come banali e faziose”.

“Le bugie hanno le gambe corte” anche sul capitolo sanità, secondo Bigoni. “Il Sindaco continua a sparare sui vertici aziendali Asl con roboanti annunci sui giornali per l’impoverimento dei servizi che anch’io ho sempre denunciato. Salvo poi scoprire dai verbali della Ctss che invece di bocciare l’operato del direttore generale, Romanini si è timidamente astenuta. L’aver denunciato questa ambiguità le ha dato evidentemente fastidio”.