Cronaca
22 Luglio 2018
Dal carcere il killer serbo scrive spesso a due donne, una italiana

Igor torna a chiamarsi ‘Ezechiele’: “Mi ha ordinato Dio di uccidere”

di Redazione | 2 min

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E’ diventano un pluriomicida perché eseguiva quanto gli comandava il suo Signore. L’ultimo delirio, o l’ultima presa in giro, di Norbert Feher, alias Igor Vaclavic, arriva di fronte agli psicologi forensi entrati nel carcere di Zuera, a Saragozza.

L’autore dei cinque omicidi – due (almeno) in Italia e tre in Spagna – ha giurato di aver commesso quei crimini perché, come riporta il giornale spagnolo La Comarca, “me lo ha ordinato Dio”.

Si tratta del terzo esame di tipo psicologico che Igor esegue da quando è in carcere. Durante l’incontro Feher ha parlato sia in italiano che in spagnolo e si è dimostrato collaborativo, così come le precedenti volte.

Le consulenti psicologhe del giudice hanno valutato la sua capacità di intendere e volere, il controllo degli impulsi, la cognizione di quanto compiuto.
Intanto fonti interne al carcere fanno sapere sempre a La Comarca che Igor tiene una stretta corrispondenza epistolare con due donne. Una di Madrid, che gli ha mandato anche una sua foto, e una giornalista italiana con la quale si scrive periodicamente.

Il suo comportamento in carcere continua a essere improntato – come già a Ferrara – verso un profilo di ottima condotta. Si dimostra sempre cordiale anche con gli altri detenuti in quei rari momenti in cui può scambiare un saluto o una parola.

Igor continua anche a fare sport in modo molto intenso nel cortile dell’isolamento. Frequente anche l’uso della biblioteca, dalla quale prende libri di storia e di religione. Come già avvenuto durante la sua precedente reclusione a Ferrara, anche a Zuera Igor si dimostra un fervente credente e anche lì ha iniziato a farsi chiamare “Ezechiele”.

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