Codigoro
22 Luglio 2018
Le ultime analisi permettono di revocare l'allerta: "A breve tutto nella normalità, le aziende riprendano le regolari operazioni di raccolta e lavorazione dei prodotti agricoli"

Incendio ex Falco. “Dati Arpae rassicuranti” e fuoco presto al minimo, revocata l’ordinanza

di Redazione | 4 min

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di Giuseppe Malatesta

Codigoro. Settimo giorno dal principio di incendio nello stabilimento Kastamonu. Continua il rogo e continuano al contempo i dati rassicuranti trasmessi da Arpae e commentati dall’Ausl Ferrara, nello specifico quelli relativi ai campionamenti effettuati tra il 17 e il 19 luglio nelle località di Ponteamodino, Codigoro, Volano, Pontelangorino e San Giuseppe alla ricerca di aldeidi e idrocarburi aromatici.

Indagati anche i livelli di formaldeide, pericolosa sostanza su cui si era concentrata nei giorni scorsi l’attenzione dei consiglieri regionali Andrea Bertani (M5S) e Giancarlo Tagliaferri (FdI). Ebbene il composto, utilizzata nell’industria chimica e rintracciabile nei materiali da costruzione come compensati e truciolati, si stanzia su valori compresi (µg/m3) tra i 4,2 di Codigoro ai 5,8 di San Giuseppe, passando per i 5 di Pontemaodino, i 5,5 di Volano e i 5,4 di Pontelangorino.

“Riguardo ai dati di formaldeide, in Italia – scrive l’Ausl – non esiste un valore limite di esposizione della popolazione, tuttavia i valori misurati sono bassi, dell’ordine di grandezza di quelli che si trovano in città ad elevato traffico o in ambienti lavorativi che effettuano attività che danno luogo a produzione di formaldeide quali le lavorazioni di metalli con lubro-refrigeranti. L’Organizzazione Mondiale della Sanità fissa in 60 µg/m3 la soglia sotto la quale non ci sono effetti sensibilizzanti.

Relativamente all’acroleina invece, sostanza che l’Ausl descrive come “fortemente irritante anche a basse concentrazioni”, il valore più alto si rileva a Pontemaodino (10,7). “L’unico valore di riferimento disponibile è il limite di esposizione professionale pari a 50 µg/m3, e complessivamente le concentrazioni misurate sono coerenti con gli effetti irritativi segnalati da parte della popolazione esposta ai fumi dell’incendio, soprattutto per le concentrazioni di acroleina”.

“Riguardo agli idrocarburi aromatici, benzene, toluene, ed altri, i valori misurati sono bassi confrontabili a quelli che si rilevano mediamente in estate nel capoluogo” conclude la relazione Ausl. Il benzene in particolare si mantiene su valori più alti a Volano e San Giuseppe, resta sui 0,20 ug/m3 nel codigorese.

Tra i nuovi dati anche quelli relativi ai campionamenti effettuati a Pontelangorino, aggiornati al 21 luglio. Dal confronto tra quelli registrati tra le 72 e le 48 ore precedenti si nota una diminuzione della concentrazione totale degli Ipa, che passa da 8,1 a 7,1 µg/m3. Misto il comportamento dei metalli, alcuni dei quali hanno aumentato la loro concentrazione nel tempo, altri l’hanno diminuita.

Il rogo ripreso sabato 21 luglio (ore 17)

“Le risultanze delle analisi confermano che la presenza nell’aria di sostanze nocive risulta in quantità minima, non rilevante ai fini della salute pubblica. L’Ausl di Ferrara conferma che gli stessi dati sono rassicuranti” commenta il sindaco Alice Zanardi a margine del quarto tavolo tecnico che ha riunito i vari soggetti coinvolti.

Una convocazione “necessaria ai fini dell’aggiornamento delle procedure di spegnimento e di smaltimento dei residui derivanti dalla combustione, ma soprattutto per l’acquisizione dei dati Arpae, pervenuti in anticipo rispetto al previsto poichè sono stati coinvolti i laboratori di Ravenna, Modena e Reggio Emilia, che hanno dato priorità assoluta a queste analisi vista l’emergenza in atto”.

“In forza delle risultanze l’Ausl afferma che i Comuni interessati possono revocare le ordinanze precauzionali adottate precedentemente, pertanto l’ordinanza n. 92/2018 nella giornata odierna sarà revocata: le aziende agricole e di trasformazione (Conserve Italia compresa, ndr) possono procedere con le regolari attività di raccolta, stoccaggio e lavorazione dei prodotti derivanti dall’agricoltura”.

“Il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco – aggiunge il primo cittadino – ha affermato che il fumo è nettamente diminuito e che, considerate le risorse umane e strumentali messe in campo per far cessare l’emergenza, a breve tutto rientrerà nella normalità. Kastamonu da parte sua conferma la presenza sul posto di tre grossi mezzi escavatori, otto bulldozer e otto rotoloni più quattro irrigatori mobili su trattore, i quali fanno confluire h24 tonnellate di acqua sul deposito. Quest’acqua di risulta dello spegnimento viene raccolta e contenuta in un’apposita vasca di contenimento all’interno dello stabilimento e l’eccedenza mandata in una vasca di emergenza realizzata a fianco dello stabilimento. Su tre lati dell’accatastamento l’incendio è già stato spento”.

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