Paola Peruffo
L’evento pubblico organizzato da Afm in accordo con l’azienda Ener Zona per presentare la Dieta Zona al Torrione di San Giovanni è oggetto dell’ultima interpellanza firmata da Paola Peruffo (FI) che definisce l’appuntamento tenutosi lo scorso 9 maggio una “operazione sbagliata e poco etica”.
“Nutro forti perplessità in merito a questa iniziativa – spiega la consigliera forzista -, innanzitutto perché la dieta zona è fortemente criticata da molti nutrizionisti a livello internazionale, quindi promuoverne la diffusione da parte di Afm è quantomeno azzardato”.
La Dieta Zona in effetti riscuote scetticismo da parte di medici e dietologi specializzati a livello internazionale, “dovuto al fatto che nella maggior parte dei casi non è per nulla bilanciata: un regime alimentare con un tasso proteico troppo alto può infatti provocare seri danni ai reni, per non parlare di un possibile accumulo di acido urico che può portare al conseguente sviluppo di un’uricemia elevata e della gotta. Inoltre, insieme a un’elevata percentuale di grasso, tale dieta potrebbe far aumentare pericolosamente il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari nei soggetti che la praticano”.
“Vero che anche a Ferrara esiste il problema obesità – ammette Peruffo -, ma questo è fortemente legato (fonte il documento sanitario recentemente votato) alle fasce deboli della società, quelle che difficilmente possono permettersi i prodotti della ditta Ener Zona e del celebrato Barry Sears”. Lo stesso Sears – nutrizionista, ideatore della Dieta Zona e fondatore e titolare della società Ener Zona – è stato ospite dell’evento a Ferrara, già organizzato da Afm anche nell’aprile 2016.
Peruffo chiede quindi al sindaco “se non ritenga un’operazione sbagliata che un’azienda a partecipazione pubblica-comunale, presso un edificio comunale, promuova un metodo di dieta su cui ci sono forti e motivati dubbi da parte della comunità scientifica internazionale, con potenziali rischi per la salute delle persone” e “se non ritenga poco etico che un’azienda comunale come Afm, per affrontare il tema delle corrette diete alimentari si affidi a un’azienda multinazionale, promuovendo prodotti costosi che le fasce di cittadini con reddito basso difficilmente possono permettersi”.
L’ultimo problema riguarda la location, il Torrione, “concesso a terzi violando i vincoli di utilizzo stabiliti dalla concessione dell’immobile al Jazz Club Ferrara”. Per questo la forzista chiede “quale assessorato del Comune di Ferrara ha autorizzato esplicitamente l’utilizzo del Torrione per tale scopo, prettamente commerciale-pubblicitario, a vantaggio di un’azienda specifica, attraverso una tipologia d’uso dell’immobile completamente differente rispetto a quanto stabilito dal contratto di concessione”.
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