L’orto del carcere (foto scattata in occasione del festival Interno Verde)
Sono in miglioramento le condizioni dei detenuti nel carcere di via Arginone, secondo la delegazione della Camera Penale Ferrarese che giovedì mattina, insieme al garante per i diritti dei detenuti e alla consigliera del Movimento 5 Stelle Ilaria Morghen, ha visitato la casa circondariale di via Arginone. Attualmente presso la struttura sono presenti 368 detenuti su una capienza massima di 450, di cui circa il 60% di stranieri (provenienti prevalentemente da ex Jugoslavia, Albania e Romania).
“Si è potuto constatare – affermano i componenti della delegazione -, come già, invero, avvenuto nel corso dell’ultima visita di circa due anni fa, che sono stati effettuati indubbi progressi, grazie al costante impegno degli uffici direttivi della struttura, nell’opera rieducativa-trattamentale. I detenuti infatti hanno la possibilità di accedere a diverse attività formative e lavorative, tra le quali in particolare la scuola, il laboratorio di bricolage, il recupero dei Raee e la coltivazione di orti”.
Secondo la Camera penale gli sforzi ora devono essere diretti ad aumentare la “il numero dei detenuti coinvolti in dette attività”, che “ad oggi risulta ancora limitato a causa, soprattutto, di difficoltà logistiche ed economiche. Sotto questo profilo, quindi, si auspica che da parte di tutti gli organismi preposti vi sia il massimo impegno per la ricerca di soluzioni che mirino a garantire al maggior numero possibile di detenuti la fruizione di attività formative e lavorative, in ossequio alla finalità rieducativa della pena sancita dalla Costituzione. Sotto quest’ultimo punto di vista proficue e, sicuramente da proseguire ed incrementare, appaiono anche le iniziative di collaborazione con associazioni e, in generale, con realtà esterne all’istituto”.
“Non si può dimenticare, comunque, che il raggiungimento di detti scopi può essere perseguito solo con un adeguato distaccamento di personale che possa anche alleggerire l’attuale carico lavorativo che, quotidianamente, la Polizia Penitenziaria è chiamata ad adempiere. Si ringraziano per l’occasione di visita e confronto il direttore, dott. Malato, la comandante, dott.ssa Gadaleta, nonché l’ispettore Caruso e la dott.ssa Onofri, che ci hanno accompagnato nella visita, la quale vuol rappresentare l’impegno e la vicinanza della Camera Penale Ferrarese verso la realtà carceraria”.
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