di Simone Pesci

Sistemato il reparto offensivo con l’acquisto di Petagna, che nella mattinata di mercoledì è stato avvistato in centro a Ferrara a passeggio in compagnia del direttore sportivo Davide Vagnati, il mercato biancazzurro prosegue su altri binari. Nel mosaico, attualmente, mancano infatti un difensore centrale e un centrocampista.

Il muro difensivo, che agirà davanti a Gomis o a Milinkovic-Savic, è già stato puntellato con l’acquisto di Djourou, ma manca comunque una pedina, e il nome caldo continua a essere quello del ritorno dalla Sampdoria di Lorenco Simic. Nel ruolo, proveniente dall’Atalanta, è stato preso anche il classe 1999 Matteo Salvi, ma si tratta più che altro di un acquisto in prospettiva.

A centrocampo il sogno resta il ritorno di Alberto Grassi, ma le condizioni sono momentaneamente proibitive. Resta invece l’ipotesi Maggiore, che potrebbe giungere in terra estense dopo uno scambio con l’attaccante del 1996 Gabriele Moncini, che dopo il fallimento del Cesena potrebbe finire alla Spal a costo 0. In alternativa, se non dovesse arrivare Maggiore, si cercherà un altro nome, e Moncini potrebbe restare in biancazzurro come elemento a completamento del reparto, un po’ come faceva Bonazzoli lo scorso anno.

Nelle ultime ore, da Torino, sono filtrate voci di un Filippo Costa proposto dai biancazzurri alla squadra granata: al momento la cosa è complicata anche da leggere, e sembra più che altro una suggestione estiva, una di quelle voci che finiscono nel calderone del mercato estivo.

Appare molto più concreto, invece, il saluto di Mattia Finotto, capocannoniere spallino dei primi due test a Tarvisio. Il suo passaggio al Cittadella è ormai a un passo: la formula è quella di una cessione temporanea con diritto di riscatto in favore dei veneti, e di contro-riscatto a beneficio dei biancazzurri.