Lettere al Direttore
18 Luglio 2018

Appello per salvaguardia del “Percorso Vita”

di Redazione | 3 min

Compito di chi governa la cosa pubblica è saper intervenire la dove ci sono situazioni complicate, mal vissute dai cittadini, che possono portare, se non gestite, a disagio e invivibilità. Non si si tratta di fare allarmismi si tratta di prendere atto che c’è un tema da affrontare.

Da sempre il parco adiacente al piazzale Donatori di Sangue rappresenta una grande risorsa per la città e per i suoi abitanti: campo sportivo attrezzato per il basket, per l’atletica e il calcio; un percorso aperto per fare jogging, aree per la disciplina del calisthenics, aree relax e la ormai “ex” zona adibita al beach volley. Senza dimenticare l’importante ruolo che il parco ha assunto nei tragici momenti post terremoto dando ospitalità ad una delle tendopoli più grandi della zona colpita dal sisma.

L’area alcuni anni fa è stata completamente riqualificata, sia nella pista che nel percorso di benessere che nelle alberature; è stata data in gestione ad una società che lo sta gestendo molto bene e con evidenti segnali di miglioramento; ne è stata migliorata l’accessibilità abbattendo le barriere architettoniche e ripristinando l’illuminazione per migliorare la sicurezza. Con risorse comunitarie è stata infine aumentata la dotazione di servizi al parco ed è stata riqualificata complessivamente la tribuna in occasione di una serie di eventi di atletica di rilevanza nazionale che avevano visto il rilancio di questo luogo di sport anche all’insegna dei giovani, del rugby e dell’atletica. Anche il campo da calcio interno alla struttura qualche anno fa è stato ripristinato, importante opzione per il mondo calcistico centese.

Da alcuni anni a questa parte però il parco sta vivendo un momento complesso che rischia, nel breve periodo, di trasformarlo da risorsa a problema, invertendo negativamente la logica del bene comune a servizio della collettività.

È chiaro ai più, soprattutto ai tantissimi fruitori del parco, come il mancato rispetto delle attrezzature e la presenza di tipi di attività poco lecite siano ormai all’ordine del giorno. Diverse realtà sportive, come diversi cittadini, si prendono cura del luogo ma non è abbastanza. È in queste circostanze, anche se lo sarebbe di norma, che il governo cittadino deve tentare di mettere in campo soluzioni importanti nell’ottica di salvaguardare e valorizzare un’importante risorsa cittadina.

Occorre creare un momento di riflessione intorno a questa questione dove il confronto aperto, inclusivo e partecipato tenti di assicurare soluzione efficaci ad un problema che rischia di esplodere nel giro di pochi mesi. Risulta necessario salvaguardare il parco così che effettivamente possa essere fruibile da tutti coloro che sono intenzionati a farlo, una salvaguardia che deve andare di pari passo con una valorizzazione che possa fungere da linea di sicurezza rispetto a situazioni di vandalismo e attività al limite del lecito. Una prima proposta potrebbe consistere nel facilitare la burocrazia per tutti coloro che, individualmente o in gruppo, intendono organizzare attività sportive, culturali e ludiche all’interno del parco.

Un bene comune è tale solo se si è in grado di assicuragli un livello di fruibilità universale e concreta.

Ribadiamo a gran voce la necessità di intervenire al più presto: amministrazione, organizzazioni politiche, realtà associative e cittadinanza possono trovare insieme le giuste decisioni.

L’attenzione delle forze dell’ordine in questi anni non è infatti mai mancata ma occorrono anche politiche attive non potendo puntare tutto sul controllo e repressione.

Edoardo Accorsi – Responsabile giovani e legalità Pd Cento
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