Politica
17 Luglio 2018
Modonesi: "Questo nuovo regolamento concertato con le associazioni di categoria e dei disabili". Voci critiche da Rendine e Alessandro Balboni

Un’altra rivoluzione all’orizzonte: -348 giorni al nuovo regolamento Ztl

di Redazione | 4 min

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“Modifichiamo un regolamento nella struttura risalente al 2002 e modificato all’accensione dei varchi elettronici nel 2011. In questi 16 anni tanto è cambiato: la sensibilità sul tema, la tecnologia delle auto e la platea di riferimento”.

L’assessore alle infrastrutture Aldo Modonesi, nel corso della presentazione della delibera nella seduta di lunedì del consiglio comunale, la chiama ‘modifica’, ma in realtà per l’accesso alle zone a traffico limitato di Ferrara da oggi parte il countdown alla rivoluzione che scatterà tra 348 giorni, il primo luglio del 2019.

Il consiglio infatti, a larghissima maggioranza, ha approvato il nuovo regolamento per l’accesso alle zone a traffico limitato di Ferrara, “una delle più estese d’Italia con quasi 1.3 chilometri quadrati, attiva 24 ore”, che prevede un approccio radicalmente differente sul come chi ha diritto ad accedervi potrà farlo.

“Le parole chiave – spiega infatti Modonesi – sono la semplificazione delle regole passando ad un’organizzazione per fasce orarie, l’incentivo all’uso dei mezzi ecologici, l’uniformità del regolamento della sosta con quello di transito, la spinta verso l’uso online dei servizi e all’utilizzo dei permessi elettronici”.

Questo vuol dire che se oggi esistono 17mila permessi attivi per l’accesso alla Ztl, che si traducono in circa un milione e 200mila transiti l’anno, assegnati agli aventi diritto, dall’anno prossimo “i permessi permanenti verranno rilasciato solo a disabili, residenti e a chi dimostrerà di averne necessità, perché oggi in troppi trovano semplice tagliare per il centro storico usando l’asse di Porta Reno anziché gli altri, come 4 Novembre, mentre per tutti gli altri verranno messi a disposizione permessi giornalieri e a fasce orarie”.

Non solo, le fasce orarie saranno a tariffazione diversificate, gratuite di notte, altre due a prezzi calmierati, le altre a prezzo pieno. E poi verranno consentiti — previa verifica d’idoneità “perché il nostro concetto non è che paghi ed entri, come ad esempio l’area C di Milano, ma entri se hai bisogno” — accessi gratuiti ai veicoli elettrici, oltre a sconti dell’80% ai mezzi ad alimentazione ibrida e del 50% per quelli a metano e gpl. Il tutto con l’inclusione di una sforbiciata del numero di targhe che sarà possibile legare a ogni permesso e al tempo di accesso all’area per diverse categorie che ora godono del suo utilizzo illimitato.

È per questa mole che sarà necessario quasi un anno intero per vedere questi cambiamenti: “Tutti i permessi verranno gradualmente sostituiti con altri contenenti dei tag a radiofrequenza per il controllo radio degli accessi non solo in entrata ma anche in uscita”, spiega Modonesi spiegando che questa misura serve non solo alla tariffazione oraria ma anche a prevenire abusi come l’utilizzo contemporaneo dello stesso permesso o del tagliando disabili, e poi “servono nuovi software, vanno aggiornati tecnologicamente i varchi e aggiunti di nuovi”.

“Per tutto questo serve tempo”, ammette candidamente l’assessore permettendo l’apertura del dibattito che vedrà la presentazione di due emendamenti, uno di Matteo Fornasini, bocciato, che chiedeva la deroga per i veicoli elettrici della richiesta dell’autorizzazione, e uno di Alberto Bova, approvato, che chiedeva la modifica da una richiesta alla commissione alla semplice comunicazione per i sostituti dei medici di base che dovranno circolare per la città.

E per questo tempo che servirà, sebbene il regolamento esista, sia stato già approvato in via definitiva dopo aver fatto tutto l’iter per le commissioni, entrare nei dettagli più fini del provvedimento, come dimostra anche l’accettazione di un emendamento — seppur proveniente dalle fila della maggioranza — è forse un esercizio di stile.

“Il regolamento è stato concertato con le associazioni di categoria e dei disabili”, assicura Modonesi, ma fino all’entrata in vigore del nuovo regolamento rimane comunque un orizzonte temporale lungo, il come verrà recepita la normativa da parte dei cittadini, investimenti e lavori, una campagna elettorale e forse — dipende dai ballottaggi o meno — un cambio di giunta: se le precedenti ‘rivoluzioni’, come quella della Tari, hanno insegnato qualcosa è che ritracciamenti, slittamenti temporali e variazioni in corso d’opera sono più probabili che possibili. Questo regolamento è quindi, molto probabilmente, una revisionatissima bozza.

Le opposizioni comunque, in parte, apprezzano lo sforzo: “Condividiamo nel complesso il regolamento e siamo favorevoli a votarlo”, spiega infatti Marcucci del Movimento 5 Stelle anche se sia Rendine — che critica il fatto che il tag a radiofrequenza non sia in realtà in grado di riconoscere gli abusi del tagliando invalidi e che le tariffe per gli artigiani si riveleranno le più elevate in assoluto — che Alessandro Balboni — che contesta il mancato dialogo dell’amministrazione sulle sue perplessità e domande — decidono di votare contro il provvedimento.

Alla fine, comunque, i voti totali sono 24: i sì 18, 1 astenuto e soli cinque contrari.

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