Codigoro
16 Luglio 2018
Il sindaco Zanardi: “Al momento nessun pericolo per la salute”. Dolcetti (M5S): “Chiediamo commissione ad hoc per valutare se chi ha il compito di vigilare ha fatto tutti i controlli”

Incendio all’ex Falco, ora il problema sono le esalazioni

di Redazione | 3 min

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Pomposa. Il grande incendio di sabato allo stabilimento ex Falco, oggi di proprietà della multinazionale turca Kastamonu, ha riempito l’aria dei centri abitati circostanti dell’odore acre del fumo, creando non poco disagio.“

Mentre i vigili del fuoco erano al lavoro anche nella mattina di domenica per contenere i focolai, il fumo ha continuato a liberarsi dalla catasta di trucioli andata a fuoco, invadendo soprattutto le frazioni orientali di Codigoro, Pontelangorino, Italba, Caprile e Pontemaodino. Ma l’odore del fumo pare abbia raggiunto anche tutti i lidi comacchiesi.

“Abito a Caprile e l’odore acre che si respira crea disagio soprattutto perché si impregna negli abiti stesi ad asciugare e nei vestiti che hai addosso – confida Giordano Telloli, residente a Caprile . Non si sa se era legno di scarto come finestre porte vecchie ecc.. impregnate di vernice o altro ma sono preoccupato per le coltivazioni adiacenti di meloni, cocomeri, carote e altri ortaggi che finiranno per essere impregnati dai fumi e da questo cattivo odore, e giungeranno sulle tavole della gente. Questa mattina alle ore 5.30 il fumo impediva di vedere passando per la Valle Giralda l’abitato di Pomposa, la chiesa e il campanile che è alto più di 30 metri e proseguiva in direzione dei Lidi.Spero che il tutto sia monitorato e sia fatta luce sulle cause dell’evento ma soprattutto sui prodotti adiacenti e commestibili”.

“Immediatamente sono state adottate tutte le misure previste per la gestione dell’emergenza – spiega il sindaco di Codigoro, Alice Zanardi -. Sul posto sono intervenute squadre di vigili del fuoco, Ausl, forze dell’ordine, protezione civile regionale ed Arpae, la quale già da ieri sera monitora costantemente la qualità dell’aria. Questa mattina – fa sapere il primo cittadino  ho istituito un tavolo tecnico alla presenza di tutti i soggetti interessati dal quale è emerso che al momento non si rileva pericolo per la salute pubblica”.

“Le operazioni di spegnimento, vista l’entità dell’incendio, dureranno diversi giorni – spiega ancora il sindaco -. Il fumo causato dall’incendio e dal vapore acqueo tendenzialmente durante le ore diurne ha direzione verso l’entroterra, mentre nelle ore serali si dirige verso il mare, con probabili conseguenze alla viabilità, si consiglia quindi di usare prudenza.
Per domani mattina (lunedì, ndr) ho già attivato un nuovo tavolo tecnico per aggiornamenti sulla situazione che comunicherò. Ringrazio le Aziende Agricole che ci stanno aiutando e la ditta Kastamonu è a disposizione per qualsiasi chiarimento”.

Sulla questione il M5S di Codigoro chiede che venga fatta chiarezza, invocando un’apposita commissione. “È inutile e dannoso far finta di nulla – commenta il consigliere comunale Claudio Dolcetti -. Chiederemo di istituire una commissione ad hoc per valutare se chi ha il compito di vigilare ha fatto tutti i controlli richiesti per legge. E questa volta ci dovranno ascoltare. Non è possibile che dal Campanile del Mab Unesco, dall’Idrovia del ferrarese, si debba osservare un incendio di tale portata. Siamo all’opposizione e ciò che possiamo fare è verificare l’operato di chi ci amministra con non poche difficoltà. Anche in questa occasione non ci tireremo indietro”.

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