Il sindacato Ugl Sicurezza civile Emilia-Romagna, attraverso i propri segretari provinciali, presenterà a tutte le questure della regione la richiesta formale di obbligare gli istituti di vigilanza a inviare non meno di due guardie giurate armate in ogni servizio di perlustrazione diurno e notturno.
C’è un precedente: la circolare adottata dalla Questura di Napoli del 26 giugno scorso che supera la prescrizione di legge del settore (il cosiddetto decreto Maroni) che limitava ad una le guardie da spedire nelle pattuglie di zona.
“Se le questure dell’Emilia-Romagna non dimostreranno la necessaria sensibilità verso questa nostra legittima richiesta sarà mobilitazione permanente dell’intera categoria e organizzeremo manifestazioni pubbliche e sit-in davanti alle prefetture”. E’ quanto afferma Filippo Lo Giudice, segretario regionale dell’ Ugl sicurezza civile dell’ Emilia Romagna.
E’ questo il percorso discusso e approvato nel corso del direttivo regionale Ugl Sicurezza Civile, svoltosi il 13 luglio nella sede regionale dell’Ugl di Forlì, a cui hanno partecipato tutti i segretari provinciali e Rsa di categoria dell’Emilia Romagna.
“Chiediamo che il servizio di ronda diurno e notturno sia svolto, come in passato, da pattuglie composte da due guardie giurate, al fine di fronteggiare al meglio: agguati, aggressioni e intimidazioni, tutelando al meglio l’incolumità dei lavoratori della vigilanza privata che devono sovraintendere alla sicurezza delle nostre città ed in modo particolare alla sicurezza delle zone più esposte alla criminalità”, afferma Filippo Lo Giudice.
Il segretario regionale Ugl guardie giurate Emilia Romagna annuncia che per sua competenza chiederà nei prossimi giorni un incontro ai questori di Forlì e Rimini per invitarli a seguire la linea tracciata dalla Questura di Napoli. E uguale richiesta sarà avanzata nelle questure di tutta la regione dai sindacalisti dell’Ugl.
In conclusione dell’iniziativa di sensibilizzazione, in caso di un’eventuale risposta negativa da parte delle questure dell’ Emilia Romagna, l’Ugl solleverà il caso con apposite interpellanze parlamentari e investendo della questione anche il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, con una lettera ufficiale, affinché venga informato della battaglia che stanno conducendo le guardie giurate della nostra regione.
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