Comacchio
12 Luglio 2018
Le Fiamme Gialle di Comacchio sequestrano 4.500 prodotti contraffatti. Parte del materiale nascosto nei tombini. Denunciato 40enne senegalese

Scoperto a Lido Spina un laboratorio del falso

di Redazione | 2 min

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Lido di Spina. All’interno di un’abitazione del Lido di Spina le Fiamme Gialle di Comacchio hanno scoperto un vero e proprio laboratorio del falso. Infatti i finanzieri, intervenuti in seguito al rinvenimento di alcune etichette nella disponibilità di una persona con precedenti specifici, si sono trovati di fronte a un centro di produzione, stoccaggio e distribuzione di merce contraffatta.

Gli uomini della Guardia di Finanza hanno quindi individuato e sottoposto a sequestro circa 4.500 prodotti tra capi di abbigliamento, già pronti per la vendita, etichette, macchine da cucire utilizzate per la finitura dei capi e per l’apposizione dei loghi distintivi dei marchi.

Stone Island, Prada, Gucci e Louis Vuitton sono solo alcune delle numerose griffe della moda interessate dall’attività di produzione illecita che avrebbe fruttato una volta immessa sul mercato abusivo circa 100mila euro.

A capo dell’attività illecita risulta esservi un 40enne senegalese regolarmente presente sul territorio dello Stato, intestatario del contratto di affitto dell’appartamento-laboratorio scoperto. L.D. è stato denunciato per aver introdotto nel territorio italiano, per farne commercio, prodotti industriali con marchi e segni distintivi contraffatti, reato per il quale risulta già aver avuto precedenti specifici.

Parte dei prodotti sequestrati sono stati rinvenuti all’interno di alcuni tombini posti sulla strada adiacente al laboratorio: il materiale, una volta confezionato, veniva accuratamente protetto da buste di plastica e poi calato nei tombini per evitare che nel corso dei controlli potesse essere sequestrato.

L’attività delle Fiamme Gialle comacchiesi conferma il costante impegno del Corpo nel contrasto all’abusivismo commerciale e alla vendita di merce contraffatta, non soltanto nel contrasto alla vendita abusiva ma nella ricostruzione della filiera produttiva. E’ la stessa Guardia di Finanza a ricorda che la produzione e vendita di prodotti riportanti marchi contraffatti danneggia le imprese regolari creando fenomeni di illegalità che trasversalmente alimentano il sommerso e il lavoro nero. Peraltro l’acquisto di capi e accessori non genuini rischia di rappresentare un concreto pericolo per la salute dell’acquirente derivante dalla totale assenza di controlli sulla qualità dei materiali lavorati, oltre a ledere gli interessi delle aziende regolari e dello Stato, costituendo infine anche una violazione amministrativa le cui sanzioni possono variare dai 100 ai 7mila euro.

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