Economia e Lavoro
6 Luglio 2018
Il Cda ha ottenuto il via libera dall'organo di indirizzo per approfondire il progetto

Fondazione Carife, c’è un possibile partner interessato alla fusione

di Redazione | 1 min

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Per ora vige il massimo riserbo sul potenziale partner, ma intanto il Consiglio di amministrazione della Fondazione Carife ha ricevuto il via libera per approfondire la strada della fusione con un’altra fondazione.

Una strada che, come sottolinea il presidente Riccardo Maiarelli, consentirà alla Fondazione Carife di “continuare a esistere e operare”. Facile intuire che si tratti di un passo di importanza vitale per l’ente, che giustifica l’estrema cautela con la quale vengono date le informazioni al momento.

“A seguito dell’appello lanciato a fine febbraio e rivolto a tutte le fondazioni bancarie sul territorio nazionale, un ente ha risposto in maniera interlocutoria, dimostrandosi disponibile a sondare la percorribilità di un progetto di accorpamento con la Fondazione Carife”, si legge in una nota dell’ente che dà conto di come l’organo di indirizzo,  “previa espressione di parere non vincolante dell’assemblea dei soci, oggi (giovedì 5 luglio, ndr) si è espresso favorevolmente circa l’ipotesi di una fusione con altra fondazione bancaria, dando mandato al Consiglio di amministrazione di approfondire questo progetto che, da primissime intese tra gli uffici di presidenza, consentirebbe di mantenere sul territorio ferrarese sia il complesso del patrimonio artistico acquisito da Fondazione Carife negli anni, che l’operatività della struttura presso palazzo Crema, che potrà continuare a fungere da centro di riferimento per la promozione di attività erogative ed istituzionali”.

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