Formignana e Tresigallo. “Lo spettro delle fusioni aleggia sul ferrarese”. Il comitato No fusioni proprio non vuole saperne dell’accorpamento fra Formignana e Tresigallo, la cui sorte sarà decisa il 7 ottobre con un referendum.

Il comitato si chiede infatti se “Tresigallo e Formignana hanno tutta questa necessità di fondere, senza ritorno, amministrazioni già funzionanti ottimamente con le convenzioni in atto grazie agli ottimi lavori dei dipendenti comunali?”.

La risposta è facilmente intuibile, ed è motivata in 3 punti. Il primo è che “con la fusione si ridurrà la democrazia interna delle comunità”, mentre la seconda è per possibilità progettuali condivise. “Tresigallo, Formignana e Jolanda – prosegue la riflessione del comitato – hanno più possibilità con zone come Fiscaglia che con Copparo, una proposta che avevamo avanzato in un confronto pubblico con i favorevoli alla fusione. Improvvisamente è poi apparsa la volontà di unire Fiscaglia con Ostellato, che invece era promesso sposo ad Argenta e Portomaggiore”.

Le critiche non risparmiano nemmeno l’Unione Terre e Fiumi “che fa ben vedere i vantaggi di bilancio e di servizi che ha avuto Copparo a scapito di Ro e Formignana, mentre si registrano surplus di oltre 2 milioni di euro non redistribuiti ai singoli comuni”. L’auspicio, con una nota maliziosa, è che “la votazione del 7 ottobre sia rispettata nel suo esito”.