Attualità
28 Giugno 2018
Cutuli: "L'opera dedicata a Patruno e Farina". Mons. Manservigi: "Vogliamo che la facciata rimanga visitabile"

Presentato il telone ‘parlante’ che ricoprirà il Duomo incerottato

di Redazione | 3 min

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“È una grande giornata di festa di un’iniziativa lanciata lo scorso 8 febbraio che poi ha visto un intenso lavoro con la curia e la Soprintendenza per trovare il disegno e gli sponsor, un bell’esempio di collaborazione tra enti”. È stato presentato così in arcivescovado il progetto del nuovo telone che ricoprirà per il tempo a venire la cattedrale di Ferrara in attesa della fine dei lavori di restauro che dovrebbero iniziare probabilmente nel giro di diversi mesi, idea alla quale hanno preso parte anche il Comune e la Soprintendenza stessa come patrocinatori dell’iniziativa lanciata originariamente da QN e sostenuta anche da Confindustria Emilia.

“La mia generazione ha vissuto la negazione della facciata della cattedrale per molti anni”, ha ricordato il sindaco Tiziano Tagliani il quale poi ha fatto notare come per l'”intervento importante e urgente le risorse già ci sono” e di come la situazione della “parte monumentale della città è la coda lunga del terremoto”. “Siamo contenti di sposare questo progetto e di aderire a quest’iniziativa, per Ferrara il Duomo ha un significato particolare”, dice soddisfatto anche il presidente di Confindustria Emilia Alberto Vacchi subito seguito dal suo vice Riccardo Maiarelli secondo il quale la cattedrale “È uno dei monumenti simbolo della città che merita una copertura più degna della carta da cantiere, è un percorso che oggi ci dà un risultato importante”.

“Non siamo contenti che ci sia un telone, ma se dev’esserci siamo felici che sia un’opera d’arte”, sono invece le parole di monsignor Massimo Manservigi, vicario del vescovo Gian Carlo Perego. “Nei momenti di difficoltà”, continua, “l’uomo ha tirato fuori le cose migliore. E da questa difficoltà nasce un’opera d’arte. Passando ogni giorno davanti alla cattedrale notiamo sguardi di tristezza, è un patrimonio di tutta la città. Con questa opera volevamo segnalare l’assenza della facciata ma anche che la cattedrale rimane la chiesa madre di Ferrara. Vorremmo un cambiamento all’impalcatura per far sì che la facciata sia visitabile dalla gente, stiamo studiando come fare per portare a gruppo le persone che ne faranno richiesta in via continuativa”.

A dare una lettura dell’opera infine è il suo creatore, Lorenzo Cutùli, che già aveva realizzato la copertura del teatro comunale durante i lavori che ha spiegato di aver preso a pretesto la frase ‘dobbiamo creare un telone parlante alla città’. “Grazie alla tecnologia oggi si può fare. Ho pensato a un intervento di tipo scenografico, con uno sguardo al passato di Ferrara più bello, più trionfale, più avanguardista, con un grande tabernacolo foderato di note musicali: da un telone parlante a uno ‘cantante'”. Un tabernacolo parlante per davvero — le note rappresentano canti gregoriani, sono componimenti reali — che Cutùli ha voluto dedicare “a due grandi ferraresi che mi hanno cresciuto intellettualmente: don Franco Patruno e Paolo Farina”.

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