Ostellato
28 Giugno 2018
Gli attivisti contrari al progetto si scagliano contro i sindaci Pd: "Vogliono un nuovo posto prima delle elezioni?"

La fusione agita il comitato: “A pensar male si fa peccato ma…”

di Redazione | 3 min

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Fiscaglia. “Lo spettro delle fusioni aleggia sul Ferrarese”. Questo il pensiero del comitato ‘No Fusioni’, che si chiede, “a Tresigallo come a Ro, Formignana ed anche nei paesi già fusi in Fiscaglia, su quali utilità effettive vengano dimostrate dalle fusioni. Si continuano a fare proposte e promesse ai Cittadini per questi passaggi burocratici, da sottolineare, senza ritorno”.

Secondo gli esponenti del comitato, le parole dei consiglieri regionali del Pd ferrarese “non svelano niente di programmi ed investimenti. Tanto meno i sedicenti studi di fattibilità, ricavati in semplice somma dei bilanci dei comuni oggetto di fusione. Tutto viene tacitato con generiche promesse di soldi, ma niente di verificabile appare. Se la Regione ha queste risorse perché non le destina lo stesso ai progetti che le comunità consorziate possono proporre? Inoltre le comunità di Tresigallo e Formignana ad esempio hanno tutta questa necessità di fondere, senza ritorno, amministrazioni già funzionanti ottimamente con le convenzioni in atto, grazie anche agli ottimi lavori dei dipendenti comunali?”.

Per il comitato, esistono problemi di diverso tipo. “Primo: con le fusioni si ridurrà la democrazia interna delle comunità. Esempio? Guardate cosa capita con tutte le società di servizi, che hanno tolto i centri locali per i cittadini de localizzandone le sedi dei servizi e delegando ai call center le soluzioni infinite dei problemi, e questo tristemente vale anche per i Cup e la sanità di base, per togliere occasione ai cittadini di sistemare i disservizi o chiedere delle semplici assistenze. Questo capiterà spostando ora qui ora la il Sindaco o gli assessori delle nuove realtà fuse. Secondo: Tresigallo, Formignana e Jolanda hanno più possibilità progettuali in comune con zone come Fiscaglia che con Copparo. Proposta questa pubblicizzata nel confronto pubblico tra il si e il no, ed improvvisamente è apparsa la volontà dei sindaci Pd di unire Fiscaglia appunto, con Ostellato: questo invece promesso sposo ad Argenta e Portomaggiore”.

Altro problema consisterebbe nelle “mancate risposte sui progetti di fusione, che bisogna trovare nella tanto sbandierata Unione Terre e Fiumi. Che ben fa vedere i vantaggi di bilancio è di servizi che ha avuto Copparo a scapito di Ro e Formignana per le scuole, come pure tutto il resto del territorio ad esempio per i vigili presenti solo per autovelox, mentre si registrano surplus di oltre due milioni non redistribuiti ai singoli Comuni”.

Una serie di questioni che porta il comitato a credere che “tutto questo fiorire di fusioni porta al pensiero legato alla drammatica scena politica attuale: non è che i politici di professione attualmente sindaci, guarda caso targati Pd, vogliano nuove seggiole più remunerate, prima di essere pensionati dal voto popolare? A pensar male si fa peccato ma…”. A queste supposizioni si unisce il fatto che “sentire che anche in una comunità in cui il popolo ha ampiamente scelto un altro indirizzo i nuovi amministratori si dichiarino senza critica a favore di qualsiasi cosa certe parti propongano ci fa chieder a cosa sia servito lo sforzo di votarli, oppure che cosa possano ricavare in futuro? Ci auguriamo quindi che la votazione del 7 ottobre sia rispettata nel suo esito, vista la pompa con cui i suddetti consiglieri hanno deciso di legiferare”.

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