Politica
24 Giugno 2018
La proposta di ‘Mi Rifiuto’ e ‘Ferraraincomune’ è quella di ritornare ad un sistema di gestione rifiuti in house

A settembre sarà discussa la prima delibera d’iniziativa popolare a Ferrara

di Redazione | 3 min

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Far rinascere il desiderio di democrazia dal basso che si respirava nel dopoguerra all’interno dei Centri per l’Orientamento Sociale, ricordati con l’acronimo ‘Cos’. È questa l’idea che ha animato l’incontro pubblico organizzato dal comitato ‘Mi Rifiuto’ e ‘Ferraraincomune’ presso la sede di Agire Sociale. L’incontro è servito anche per fare il punto della situazione sulla presentazione della prima delibera di iniziativa popolare nella storia del Comune di Ferrara.

La proposta, che ha raccolto oltre 800 firme, prevede il ritorno ad una gestione pubblica della raccolta dei rifiuti attraverso una società in house che, avendo l’obbligo del pareggio di bilancio, reinvesta gli utili in nuovi servizi e non produca dividendi come le multiutility.

“La delibera arriverà sui banchi del Consiglio entro la fine di luglio in modo che venga discussa con la dovuta attenzione alla ripresa dei lavori a settembre e non liquidata in fretta e furia prima delle vacanze estive – spiega Corrado Oddi- . È un momento storico per il nostro comune perché questa è la prima delibera di iniziativa popolare. È avvenuto il rovesciamento della pratica solitamente utilizzata da questa amministrazione, ovvero quella di calare le cose dall’alto, ecco noi al contrario facciamo partire le proposte dai cittadini”.

La proposta contenuta nella delibera è quella di affidare ad uno studio di fattibilità i dettagli tecnici per mettere in atto l’idea di accantonare Hera e ritornare all’in house. “La nostra è una iniziativa a-politica poiché hanno aderito persone con sensibilità politiche assai diverse ma accomunate dal volere dare voce ai cittadini e dall’evitare scelte penalizzanti calate dall’alto senza una vera e approfondita discussione nel merito- sottolinea Paolo Pennini-. Tutte le forze politiche presenti in Consiglio comunale dovranno prendere una posizione chiara sull’argomento, così come i candidati a sindaco alle prossime elezioni amministrative. La nostra proposta prevede anche una seria discussione sulla dubbia utilità dell’agenzia regionale Atesir che invece di proteggere i servizi, favorisce la spartizione degli stessi tra le grandi multiutility”.

Gli organizzatori vorrebbero che il tema dei rifiuti sia solo un primo passo verso una buona pratica che preveda la discussione dal basso per tutti i piccoli e grandi temi che riguardano la città. “Una esperienza simile si è già avuta a Ferrara nell’immediato dopoguerra con i Cos, i Centri per l’Orientamento Sociale, una sorta di assemblee che si svolgevano ogni qual volta si presentava una problematica che aveva rilevanza tra la cittadinanza: potevano essere discussi grandi temi oppure anche tematiche di carattere quotidiano- racconta Daniele Lugli-. Il Cos centrale si teneva di solito nella Sala dei Comuni del Castello Estense, ma vi erano anche affollatissimi Cos nelle varie sedi di delegazione sparse sul territorio comunale”.

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