Comacchio
23 Giugno 2018
La mostra è un omaggio alla figura del maestro, nel centenario della sua nascita

Inaugurate le ‘Inquietudini’ di Remo Brindisi

di Redazione | 3 min

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Comacchio. La mostra “Remo Brindisi: le inquietudini di un secolo”, inaugurata venerdì sera nella Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Bellini è un omaggio alla figura del maestro, nel centenario della sua nascita. Quattro sale del piano terra dell’edificio comunale ospitano alcune tra le opere più importanti dell’artista, che nel 1973 ha creato al Lido di Spina un museo alternativo, all’avanguardia di arte contemporanea, divenuto punto di riferimento per giovani che tentavano di emergere e per intellettuali del suo tempo.

Come ha ben spiegato Laura Ruffoni, responsabile dei Servizi Museali Comunali, il fulcro centrale della mostra, con cui prendono avvio le iniziative dedicate ai 100 anni di Brindisi, è rappresentato dal ciclo sul fascismo e sulla Resistenza e da quello della Via Crucis.

“Il ciclo sul fascismo, realizzato tra gli anni ’50 e ’60 – ha ricordato Laura Ruffoni -, è frutto della rabbia e del senso di ribellione sbocciati in Brindisi a causa della privazione delle libertà, durante il periodo della dittatura. L’odio e la crudeltà sono stati riversati sulla tela insieme ad un profondo senso di dolore. La Via Crucis invece costituisce un confronto con il sacro rispetto ad una società improntata all’individualismo”.

Il video collocato nella prima sala, realizzato da Maurizio Cinti, curato dalla stessa Laura Ruffoni e da Anastasia Rizzoni, animatrice culturale della biblioteca civica “L.A. Muratori”, mette in luce la figura di un uomo, un artista che interpreta le inquietudini del suo tempo, un intellettuale amico di tanti intellettuali, sfuggito alla guerra insieme all’amico Marcello Mastroianni, rifugiandosi a Venezia a dipingere foulards per i turisti.

Collezonista attento ed appassionato, Brindisi apre il suo sguardo al mondo di allora, trasferendo nelle opere la sua visione critica. Un apporto determinante alla realizzazione della mostra è stato fornito da Orlando Piraccini dell’Istituto per i Beni Culturali dell’Emilia Romagna.

Plaudendo al lavoro svolto da Laura Ruffoni e dai suoi collaboratori, l’assessore alla Cultura Alice Carli ha definito la mostra come “un piccolo frammento di tutto il lavoro messo in campo, per ricordare la figura del maestro Remo Brindisi, a cento anni dalla sua nascita. Segnalo il prossimo importante evento, quello del 25 luglio, nella casa museo del Lido di Spina, alle ore 18.30, per l’inaugurazione del nuovo allestimento espositivo, mentre durante l’estate si susseguiranno rassegne, concerti, cinema sul mare, incontri letterari, visite guidate e laboratori didattici. Invito tutti ad avvicinarsi alla casa di Brindisi, un grande patrimonio della collettività, che ha tanto da raccontare”.

La mostra “Remo Brindisi: le inquietudini di un secolo”, resterà aperta a Palazzo Bellini, ad ingresso gratuito sino al 30 settembre prossimo (dal lunedì al sabato, dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18).

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