Portomaggiore
22 Giugno 2018
La levata degli scudi del consigliere: "Non accetteremo questa inopportuna decisione imposta dalla prefettura"

Profughi a Runco, Badolato: “Festival dell’ipocrisia”

di Redazione | 2 min

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Runco. L’annuncio dell’arrivo di tredici richiedenti asilo a Runco ha creato un fronte comune tra maggioranza e opposizione per contrastare la loro accoglienza nella piccola frazione portuense. Sulla questione interviene anche Roberto Badolato che ripercorre le tappe di quello che considera un “festival dell’ipocrisia”.

“Nel corso dell’incontro avvenuto in sala consigliare nelle scorse settimane tra amministrazione comunale e prefetto, alla presenza dei rappresentanti delle forze dell’ordine del territorio, erano stati sottolineati gli ottimi risultati ottenuti grazie alla fattiva e proficua collaborazione tra Comune e Prefettura sul fronte sicurezza e immigrazione – ricorda il consigliere comunale -, terreno sul quale erano stati espressi lusinghieri apprezzamenti nei confronti del nostro comune, ma poi ci ritroviamo con altri profughi mandati in una piccola frazione già sede di precedenti accoglienze”.

Il 6 giugno nel summit prefettizio “si prende atto della decisione di dovere accogliere nuovi richiedenti asilo essendo tra i sei comuni individuati all’accoglienza – spiega Badolato – e poi, solo a fronte della forte levata di scudi degli inferociti residenti della frazione, si chiede un doveroso incontro al prefetto a nome di tutto il consiglio comunale per esternare la piena contrarietà nei confronti di questa quantomeno inopportuna, visto il clima venutosi a creare tra i residenti della frazione, decisione imposta al nostro territorio”.

“Oggi tutti rincorrono tutti dichiarandosi strenui paladini dei cittadini e della legalità, vittime impotenti di fronte a scelte calate dall’alto in un rimpallo di responsabilità e di distinguo a volte stucchevoli e forvianti – critica il consigliere d’opposizione – mentre la realtà, purtroppo, ci presenta una chiara diversa realtà”.

Il pensiero va alla “signora uscita in lacrime al termine dell’incontro avvenuto tra i cittadini di Runco e il sindaco, che rischia di essere la vera unica vittima di tutto questa bailamme generale ritrovandosi suo malgrado lei sì profuga, a casa propria, tra i profughi in questo marasma generale al quale pare non esservi soluzione. Non si potrà risolvere indubbiamente alzando barricate, come si è detto, ma neppure accettando supinamente imposizioni penalizzanti per i cittadini e il territorio come questa verso la quale è un obbligo fare fronte comune nell’interesse della collettività al di là delle legittime appartenenze politiche”.

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