Gentile Sig. Luigi A. Ciannilli,
premesso che tutti coloro che, come lei, combattono con grande passione l’insicurezza stradale, cosa che cerco di fare anch’io – sia personalmente sia professionalmente – hanno da parte mia incondizionata stima e rispetto, vorrei risponderle brevemente su alcuni punti da lei toccati.
Sono assolutamente d’accordo con lei che la condizione delle nostre strade sia pessima, sia in città che sulle strade extraurbane e che molte più risorse dovrebbero essere impiegate su questi capitoli da tutti gli enti proprietari; ad esempio parte di quelle derivanti dagli introiti delle multe, come lei giustamente nota.
Che questa sia la 1° causa di incidentalità non risulta non tanto a me, quanto dai dati ufficiali. Ciò che ho citato nel mio intervento sono dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ai quali ritengo si possa dare fiducia. Ma se va a leggere i dati ISTAT, pur con i loro limiti, si accorgerà che non è così.
Credo, invece, che la sua affermazione che i Comuni utilizzino gli Autovelox per fare ‘cassa’, non faccia bene alla sicurezza stradale, perché rischia di dare un alibi all’automobilista per ritenere il controllo di velocità un abuso: non è vero che andando veloce si rischia, si tratta solo di un altro balzello per rimpinguare le casse comunali, e allora spingo sull’acceleratore e se mi multano farò di tutto per fare ricorso perché è un abuso bello e buono!!!
Ecco perché ho voluto portare dei dati oggettivi, da parte di un ente che non si può certo tacciare di fare gli interessi dei Comuni, e per far capire che l’aspetto culturale della sicurezza stradale non è assolutamente secondario, e si crea anche con l’opinione condivisa delle persone che – come lei – hanno a cuore il problema e diffondono, insieme ai media, informazioni che concorrano alla sicurezza delle nostre strade. Per dare un futuro migliore ai nostri figli.
La invito a visionare questo video, sponsorizzato dalla nostra azienda all’interno del Progetto Icaro della Polizia Stradale, come anche la sezione Sicurezza Stradale del nostro sito.
Paolo Sodi, amministratore delegato Sodi Scientifica Srl