Comacchio
16 Giugno 2018
Una mostra a palazzo Bellini per l'avvio delle celebrazioni dedicate al maestro

Comacchio festeggia il centenario di Remo Brindisi

di Redazione | 2 min

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Comacchio. A cento anni dalla nascita, il Comune di Comacchio rende omaggio a Remo Brindisi, tra i massimi interpreti dell’arte contemporanea, che dal 1973, anno in cui fu inaugurata al Lido di Spina la casa-museo che prende il suo nome, ha richiamato artisti ed intellettuali e a giovani che cercavano di affermarsi, dando origine ad un grande fermento culturale sul territorio.

“Remo Brindisi: le inquietudini di un secolo”, la mostra che sarà inaugurata venerdì 22 giugno alle 18 nella galleria d’arte di palazzo Bellini, è il primo di una serie di grandi eventi, pianificati dall’amministrazione comunale per ricordare la figura del maestro. La mostra, che sarà visitabile ad ingresso libero dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, pone l’accento su una vita intera, quella di Remo Brindisi, vocata e dedicata all’arte.

Collezionista illuminato, capace di cogliere con lungimiranza gli esempi delle più diverse tendenze artistiche del suo tempo, sino a realizzare un museo di concezione innovativa, Brindisi è stato prima di tutto un uomo del suo tempo, che ha saputo intercettare con il suo sguardo da intellettuale esistenzialista e di artista figurativo, le inquietudini e le contraddizioni del suo tempo.

L’artista ha trascorso parte della sua vita, dal 1973 al 1996, anno in cui è deceduto, nella villa museo del Lido di Spina, trasformata in fucina d’arte e di cultura di straordinaria importanza per il suo tempo. Ha pure ricoperto prestigiosi incarichi come operatore culturale e come uomo politico. Di straordinario pregio è la collezione custodita nel museo, con oltre 2mila opere, “in rappresentanza” delle principali correnti artistiche del secolo scorso. Da Medardo Rosso, Fontana, Modigliani, Boccioni a De Chirico, Dalì, Chagall, Matisse, Picasso, tantissimi sono gli artisti che hanno lasciato un segno indelebile nella casa museo Brindisi.

Con la mostra a Palazzo Bellini, il Comune di Comacchio intende approfondire e riscoprire, insieme al pubblico, la vita e la feconda attività artistica di un uomo profondamente legato al territorio che, nel proprio lascito testamentario ha disposto la donazione all’amministrazione comunale della casa museo che al Lido di Spina porta il suo nome. La mostra rappresenta altresì un’occasione speciale per rivedere i cicli della storia del fascismo e della Via Crucis, tappe fondamentali nell’evoluzione artistica di Brindisi, ritenuti tra i suoi capolavori.

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