Pochi giorni fa la classe IB dell’istituto Montalcini ha partecipato ad un incontro via Skype con lo scrittore e professore Tommaso Castellani, autore de “Il Professor Z e l’Infinito” per porgergli domande e curiosità riguardanti l’autore e il libro letto dagli studenti.

Il protagonista del racconto è Giulio, un dodicenne introverso e appassionato di matematica che frequenta la seconda media. Un giorno conosce Ivano, un suo compagno di classe, timido e con i suoi stessi interessi. I due diventano da subito grandi amici. Ad irrompere nella quotidianità dei ragazzi è la scomparsa di un loro amico, Michele. I due iniziano ad investigare per scoprire la verità, servendosi di indizi costituiti da indovinelli e problemi matematici, che superano grazie alle conoscenze acquisite dal loro enigmatico professore di matematica, il Professor Z. Dopo varie avventure i due giungono ad una sconcertante conclusione.

I temi affrontati dal libro, che hanno appassionato moltissimo gli studenti, sono quelli della matematica, dell’amicizia, del concetto del “gregge”, inteso come gruppo ristretto che allontana altri elementi e dell’infinito, metafora della paura del diverso.

A partire dall’esperienza della lettura di questo libro gli alunni si sono collegati con l’autore, nonché professore laureato in fisica. Le domande poste a Castellani sono state molteplici e i consigli preziosi che ha fornito l’autore agli studenti sono stati quelli di mettersi nei panni altrui provando empatia nei confronti degli altri per creare un clima piacevole e di non avere paura del diverso e di ciò che non conosciamo.

L’autore, infine, ha affermato che i personaggi del libro sono parzialmente reali, cioè che ha preso spunto dalla sua carriera scolastica per modellarne i tratti principali e il nome del “Professor Z” è riconducibile all’insieme dei numeri interi (Z appunto). Gli studenti montalciniani sono stati ‘catturati’ da questo dialogo virtuale con l’autore e hanno trovato molto interessante potersi confrontare con lui sul libro letto e poterlo conoscere “di persona”.