di Giuseppe Malatesta

Codigoro. Estate alle porte, quantomeno quella astronomica, e con lei le odiate zanzare. Nell’ultimo consiglio comunale codigorese è il consigliere pentastellato Matteo Mingozzi a rilevare “una già elevata presenza” dei fastidiosi insetti nel territorio, chiedendo conto alla giunta degli interventi di disinfestazione programmati o già effettuati, “considerati anche i problemi sanitari che lo scorso anno sono sorti non lontani da noi, nell’area dell’alto ferrarese”.

A rispondere all’interrogazione è direttamente il sindaco Alice Zanardi, che ricorda come la lotta alle zanare sia condotta anche quest’anno su tre ‘canali’, attraverso i trattamenti antilarvicidi, quelli adulticidi e quelli affidati direttamente ai cittadini tramite i kit larvicidi in distribuzione gratuita. “Tutto quello che potevamo fare è stato predisposto” spiega Zanardi. “Abbiamo messo a disposizione, tramite Clara, 30 mila euro di interventi adulticidi che verranno effettuati sia nel capoluogo che nelle frazioni, secondo un calendario con precise date di passaggio. Inoltre abbiamo destinato 1500 euro all’acquisto dei kit, che i cittadini possono ritirare presso il nostro Urp”.

Oggetto di altra interrogazione del M5S è la riapertura dell’area esterna della piscina comunale, interdetta per via dei lavori di manutenzione all’impianto sportivo. A riguardo, l’amministrazione non ha saputo fornire certezze, promettendo maggiori dettagli al consigliere Mingozzi, facendo inoltre presente che il prolungamento dell’intervento è dovuto ad un non meglio specificato problema con la ditta che esegue i lavori.

All’ordine del giorno dell’assemblea, oltre alla proroga della convenzione con la Provincia di Ferrara che regola la gestione associata del servizio informatico e all’adesione alla rete bibliotecaria intercomunale ‘Bibliopolis’, anche l’approvazione del nuovo contratto di sindacato di voto e disciplina dei trasferimenti azionari di Hera Spa, argomento illustrato dal vicesindaco Marcello Barbè.

Sono pari a circa 533 mila le azioni detenute dal Comune, di cui 466 mila ‘bloccate’, ossia trasferibili solo ad altri enti pubblici che fanno parte del patto di sindacato, e 67 mila liberamente trasferibili. “Queste ultime – spiega Barbè – hanno al momento valore di 2,7 euro ciascuna, dunque il valore complessivo è pari a circa 180 mila. Nel 2017 abbiamo raccolto dividendi per 48 mila euro, con un rendimento di circa il 33%. Oggi varie analisi evidenziano la convenienza di accedere a mutui in caso di necessità, piuttosto che vendere azioni con un simile rendimento”.