di Giuseppe Malatesta
Ostellato. La fusione programmata tra i Comuni di Fiscaglia e Ostellato è improvvisamente in bilico? È il dubbio che emerge all’indomani dell’ultimo consiglio comunale ostellatese, dove è stata messa ai voti una variazione di bilancio utile a finanziare lo studio di fattibilità per la fusione, appunto. Fin qui nulla di strano, se non fosse che a margine del consiglio stesso uno dei cinque assessori della giunta di Andrea Marchi ha affidato alla stampa locale dubbi e perplessità sulla fusione stessa, non rinunciano comunque a votare favorevolmente la variazione di bilancio.
A chiarire la situazione è il primo cittadino: “No, non è bilico – riferisce Marchi ad Estense.com -, la giunta è composta da 5 persone, due assessori hanno espresso riserve in più di un’occasione, ma anche ieri sera hanno votato a favore dell’ordine del giorno legato alla questione, un atteggiamento apprezzabile. Si tratta di opinioni legittime di alcuni, non certamente esaustive né della giunta né del gruppo consiliare. In ogni caso, un conto è la discussione, sempre produttiva, un conto è un atteggiamento maturo di chi ha dubbi e l’ha sostanziato in un primo voto favorevole, lo stesso di tutta la maggioranza”.
Le riserve – conferma il sindaco – riguardano gli assessori Andrea Zappaterra ed Elena Rossi, e sarebbero legate alla mancanza di una progettualità definita, nonché alle tempistiche alquanto strette. “I tempi ci sono – commenta Marchi -, altrimenti dubito fortemente che la Regione avrebbe acconsentito a valutare l’ipotesi. Il progetto c’è e sarà discusso con la comunità, condiviso con associazioni e gruppi organizzati. Almeno per quel che mi riguarda ho iniziato ad incontrare le varie realtà del territorio e continuerà a farlo nei prossimi mesi: i riscontri – aggiunge – sono buoni, a partire dai soggetti economico/produttive fino a cittadini”.
Sempre nel corso dell’ultimo consiglio, la giunta ha dovuto rinviare “semplicemente per un fatto tecnico” l’approvazione della convenzione intercomunale (con Fiscaglia) sull’affidamento dello studio di fattibilità già citato. “Era stata portata in consiglio con Fiscaglia capo-convenzione. In realtà – spiega Marchi – al momento loro non dispongono di un segretario comunale titolare, quindi abbiamo ritirato il punto per ripresentare la delibera con Ostellato a capo della convenzione”.
Tornando alla variazione di bilancio, il voto dell’opposizione è stato contrario, non tanto per la fattibilità del processo di fusione, quanto per la necessità di mettere mano al bilancio per sostenerla.
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