Eventi e cultura
14 Giugno 2018
Giovedì 14 giugno presentate in biblioteca Ariostea le poesie in dialetto ferrarese di Turiddo Zanzi

Ricordi di tutta una vita in “Vos dal mié paés”

di Redazione | 2 min

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Riunisce pensieri e ricordi di un’intera vita, vissuta in una piccola frazione, la raccolta di poesie in dialetto ferrarese “Vos dal mié paés” (Voci del mio paese) di Turiddo Zanzi, a cura di Roberta Zanzi e Floriana Guidetti. Giovedì 14 giugno alle ore 17 il libro sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea (via delle Scienze 17, Ferrara): un incontro patrocinato dal Maf (Centro di Documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese) in cui dialogheranno con le curatrici Ivano Guidetti e Fabrizio Oppi.

Si tratta di una raccolta di emozioni, di ricordi narrati con la poesia del cuore più che delle rime, con il candore e la genuinità delle persone semplici e spontanee, di antico stampo, schiette e sempre pronte ad una concreta solidarietà. Ci sono scritti scherzosi, dedicati agli amici in qualche occasione conviviale, ma anche ricordi di un’infanzia segnata da momenti difficili, riflessioni su piccoli e pur grandiosi aspetti naturali, che dalle fasi briose della primavera si fanno compagni nel cammino fino all’autunno della vita. E ancora: pensieri struggenti e accorati, legati all’amore contrastato per una bella ragazza, ma con il dolce epilogo, dopo tante vicissitudini, che porta i due giovani ad una lunga vita insieme.

Turi e Ornella, con tanti altri comprimari, sono i protagonisti di queste storie, come lo sono stati con la loro attività nella storia del paese, in un’epoca nella quale era usuale conoscersi tutti quanti e condividere, nel bene e nel male, le vicende dell’esistenza, talvolta complicate e non di facile soluzione. È per questa atmosfera che tanti marraresi si riconoscono in questi scritti e si possono ben comprendere il rispetto e la stima che Turi si è meritato, nell’arco di una vita lunga e laboriosa, da parte di tutta la gente del suo paese.

Turiddo Zanzi, nato a Ferrara nel 1925, ha vissuto tutta la vita a Marrara, lavorando prima come operaio agricolo e poi come meccanico fino agli anni ’60. In seguito, ha gestito un’attività commerciale insieme alla moglie Ornella, sostenendo nel contempo il gruppo sportivo locale, la “Polisportiva Marrarese”, della quale è stato presidente fino alla pensione e alla quale ha dedicato passione e impegno per molti anni, incoraggiando anche i più piccoli a dedicarsi al calcio.

Ritiratosi dall’attività lavorativa, ha lasciato anche la presidenza del gruppo ai più giovani, per dedicarsi ai suoi hobby preferiti: la costruzione di miniature degli edifici caratteristici del territorio, degli attrezzi agricoli che usava per il lavoro in gioventù e la scrittura di poesie in dialetto ferrarese. E’ mancato nel novembre 2017, esattamente sessant’anni dopo il suo matrimonio con Ornella.

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