Cento
9 Giugno 2018
Critiche aspre di Greghi e Lodi (Pd) al primo cittadino sulla gestione della manifestazione: "Disposti a collaborare, ma non bastano chiacchiere e promesse"

“Modello Carnevale” paradigma di gestione fallimentare

di Redazione | 3 min

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Cento. La bufera che sta travolgendo il Carnevale di Cento, afflitto da problemi economici e in piena protesta per l’assenza di risorse a copertura dell’edizione di quest’anno, sta trascinando anche il sindaco Toselli che, nonostante le promesse, si trova ora sotto il fuoco incrociato dell’opposizione.

A criticare l’atteggiamento del primo cittadino sulla manifestazione più famosa di Cento, nella fattispecie, sono il segretario del Pd di Cento Ivan Greghi e il capogruppo Pd in Consiglio comunale, Piero Lodi. “Il sindaco – dicono – passa con incoscienza da un proclama all’altro, da un annuncio all’altro e con spregiudicato cinismo tenta quotidianamente di rappresentarsi per “salvatore” mentre, per le poche questioni su cui la sua Amministrazione ha posto mano, egli è piuttosto “carnefice”. “Non ho la bacchetta magica” dice Toselli. Sembra invece ce l’abbia, ma è quella di Lord Voldemort: una bacchetta magica che sa solo distruggere”.

Greghi e Lodi cercano di spiegare il perché: “Così è stato per Ente Territorio che non riesce più a reggere dopo i vuoti e assurdi proclami di scioglimento e le irresponsabili dichiarazioni proprio del Primo cittadino che hanno messo in allarme creditori e mondo bancario. Così è per Cmv Servizi, condannata a una drammatica crisi da scelte irresponsabili, superficiali e incoscienti dell’Amministrazione attuale. Ora la controllata che deve necessariamente essere “salvata” dagli effetti di alcune deliberazioni che la hanno ridotta in ginocchio e senza prospettive, viene “raccontata” come “salvatrice” del Carnevale: il sindaco tenta di raccontare che la fusione (amministrativamente insostenibile, finanziariamente disastrosa) tra Cmv Servizi ed Ente Territorio dovrebbe dare “stabilità”. Il come ed il perché non vengono però mai affrontati. Intanto nel carnevale sono stati spesi molti soldi: per lo più “bruciati” dai buchi di bilancio creati in questi due anni”.

Per i due esponenti dem Toselli si vanterebbe poi di cose non sue come l’adeguamento dei capannoni dei carristi “iniziato dall’Amministrazione precedente”, e cadrebbe nel ridicolo nel ricordare a tutti da dove siamo partiti. “Ecco, signor sindaco: da dove siete partiti? Da una situazione stabile, che aveva come fondamento una tenuta dal punto di vista di legittimità amministrativa che non ha paragoni nella storia della manifestazione: avevate gli strumenti, il partner tecnico, le Associazioni carnevalesche… Avreste dovuto seguire un po’ meglio il bando nazionale (da cui sono arrivate solo “briciole”) e proseguire nel rapporto già avviato con la Regione. Non c’è infatti nulla da costruire ex novo. Forse il sindaco dimentica il “Carnevale estivo” e l’ingresso della nostra manifestazione nella gestione dei fondi Por Fesr, fondi europei. Ma anche quel percorso è stato lasciato cadere nel vuoto. Certa è la vicinanza della Regione, nella persona del presidente Bonaccini, alla manifestazione centese, ma va da sè che la Regione ha bisogno di progettualità, di visione di rilancio territoriale e culturale e di futuro della manifestazione, tutte condizioni che ad oggi questa amministrazione non ha saputo concretizzare”.

Greghi e Lodi ricordano che il gruppo consiliare del Partito Democratico “aveva tentato di mettere in guardia l’Amministrazione Toselli sui rischi sottesi a tutte le sue scelte sbagliate”. “Allora – proseguono – si rispose con supponenza ed arroganza. La disponibilità a collaborare è ovviamente sempre valida. Ma per poter dare un contributo ad un progetto dovrebbe esistere almeno una bozza di progetto. In questo caso però ci sono solo chiacchiere e vuote promesse. C’è di che essere preoccupati. Per il Carnevale. Ma per la città tutta perché il “modello Carnevale” è il modello di incapacità di governo che questa Amministrazione mette in campo ogni giorno”.

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