Cronaca
8 Giugno 2018
Nuove precisazioni dell'Ausl sull'episodio. Giustificazioni respinte dal Comitato Vittime della Pubblica Amministrazione pronto a fornire foto e testimoni

Auto in sosta disabili: “Accompagnava utente psichiatrica”, “Non è vero e niente permesso”

di Redazione | 3 min

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Arrivano nuove precisazioni dell’Ausl e ulteriori richieste di chiarimenti da parte del Comitato Vittime della Pubblica Amministrazione in merito all’auto di servizio dell’Azienda Sanitaria trovata in sosta nel parcheggio per disabili davanti alla sede dell’Inps.

Da una parte l’Ausl (nella fattispecie la direzione del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Ferrara, area San Bartolo) chiarisce che l’auto dell’Azienda Usl è stata usata da un assistente sociale del dipartimento in questione “per accompagnare un’utente ricoverata ricoverata presso la Residenza Psichiatrica per Trattamenti Protratti “Il Convento” convocata dall’ Inps per l’accertamento e la revisione dell’invalidità, peraltro confermata a conclusione dell’accertamento”.

La versione dell’Ausl, quindi, è che il dipendente pubblico “per presentare la paziente all’accertamento ha sostato nello spazio dedicato ai disabili davanti alla sede Inps, in quanto non vi erano posti limitrofi alla sede Inps che permettessero la possibilità di far accedere la paziente in condizioni di sicurezza”, precisando “che la disabilità non è sempre e solo correlabile a limitazioni motorie, ma pazienti con problemi psichici gravi, come in questo caso, necessitano comunque di supporto e di tutela” e che “il supporto a pazienti con “gravi disabilità” in cura presso il Dipartimento di Salute Mentale rientra tra le consuete attività che vengono svolte da tutti gli operatori del servizio”.

Aggiungendo inoltre che “le condizioni psichiche di ansia, di agitazione e di preoccupazione che la paziente dimostrava, rendevano necessario l’avvicinamento del mezzo il più possibile alla porta di ingresso” L’auspicio dell’Ausl è che “in un’ottica di miglioramento” si individui “un’area riservata ai mezzi dell’azienda Usl per far fronte ad analoghe situazioni che rendano necessaria la vicinanza della sosta del mezzo”.

La giustificazione fornita in prima battuta dall’Ausl non ha però convinto il Comitato Vittime della Pubblica Amministrazione rappresentato da Aldo Ferrante, al quale la stessa Ausl ha scritto chiedendo di fornire “ulteriori specifiche indicazioni per consentire una compiuta attività istruttoria per l’eventuale individuazione dell’autovettura: si chiede in particolare di precisare giorno, data, ora e numero di targa del veicolo oggetto della vostra segnalazione”.

“Riteniamo quantomeno “bizzarro” il comportamento tenuto dall’Usl – commenta Ferrante – che mentre ci chiede indicazioni per una compiuta attività istruttoria, contemporaneamente fornisce alla stampa una “giustificazione logica”. La giustificazione viene respinta dal Comitato, pronta a fornire testimoni e fotografie, in quanto ribadisce che “il conducente dell’auto è arrivato da solo e non accompagnava nessuno”, oltre al fatto che  “l’auto Ausl parcheggiata nel posto riservato ai disabili non esponeva il cartoncino ‘invalidi’”, aggiungendo poi che “quando l’auto Usl è andata via, è salita anche una persona nel lato passeggero senza sostegni od ausili”.

La stessa Ausl ha comunque precisato che con i chiarimenti forniti oggi “non intende formulare alcuna considerazione in merito alla legittimità e correttezza del comportamento assunto dal dipendente, così come emerso da una prima indagine e rispetto al quale ci si rimette ovviamente alla valutazione anche delle istituzioni preposte”. “Inoltre, in merito al caso, su specifica richiesta dalla Direzione Aziendale, il Dipartimento di Salute Mentale formalizzerà una specifica indagine interna”.

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