di Simone Pesci
Cgil, Cisl e Uil uniscono le forze in vista del 13 giugno, data importante nella quale i lavoratori dell’artigianato saranno chiamati alle urne per eleggere 5 rappresentanti alla sicurezza territoriali (Rlst). Una campagna elettorale condotta in sinergia, nel nome della sicurezza sui luoghi di lavoro, tema centrale delle discussioni delle 3 sigle sindacali che compariranno sulle schede sotto un’unica lista.
“La società dovrebbe assumere la sicurezza sul lavoro come un principio di civiltà perché laddove diminuisce l’attenzione diventa morte”, va dritta al punto Bruna Barberis, segretaria della Cisl. Le elezioni diventano quindi occasione per parlare con i lavoratori, ai quali la stessa Barberis si rivolge per far sì che possano andare al voto per “essere protagonisti perché la salute è un diritto, perché un lavoratore non può sottrarsi al proprio benessere e perché le Rlst sono persone formate, di ausilio sia per le imprese che per i lavoratori stessi che devono conoscere certe dinamiche”.
Un appello al quale si unisce Riccardo Grazzi, segretario Cgil, che richiama la storia recente, facendo notare qualche dato preoccupante. “Sembra – afferma Grazzi – di essere tornati agli anni ’50, ’60, perché dove c’è un alto tasso di produttività, c’è un alto tasso di incidenti e di malattie professionali”.
Questo perché, secondo l’esponente della Cgil, nel Paese “sono state allentate alcune prese”, per le quali ci “deve essere un impegno maggiore sul ruolo dell’Inail, la costituzione di coordinamenti in ogni singola provincia per fare piani di prevenzione, maggiori risorse per i servizi ispettivi e per gli indennizzi agli ammalati”. Tutto questo in quadro che vede “crescere la disuguaglianza, con le donne, i migranti, gli under 25 e gli over 55 che in Emilia-Romagna vivono le peggiori condizioni di lavoro”.
“Purtroppo alcuni vedono la sicurezza sul lavoro come un impiccio, va cambiata la cultura” nota Paolo Da Lan, Uil. Il 13 giugno, prosegue, sarà “solo il primo passo per far capire che la sicurezza è la cultura dello stare sul luogo di lavoro che deve essere assolutamente cambiata”.
Per l’occasione i 3 forniscono anche qualche dato: “A Ferrara i fenomeni incidentali nel 2017 sono cresciuti dell’1,41% rispetto al 2016, ed è una delle provincie con più alto tasso di incidenti e per il numero di coloro che contraggono tumori professionali. Calano, di poco, gli infortuni mortali in Emilia-Romagna: si scende dai 128 del 2016 ai 115 del 2017”.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com