Comacchio
4 Giugno 2018
La lettera di otto associazioni: «Il paesaggio di Comacchio, non per cause naturali, ci risulta ogni anno più povero»

Gli ambientalisti chiedono chiarezza sul taglio dei 120 pini

di Redazione | 2 min

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Lido Scacchi. La vicenda dei 120 pini fatti abbattere dall’Amministrazione comunale a Lido Scacchi per motivi di sicurezza continua a far discutere e a sollevare dubbi. Dopo le critiche di Legambiente, riprese poi da Forza Italia, ora è un gruppo di otto associazioni ambientaliste – tra le quali Wwf, Italia Nostra, Legambiente e Lipu – a chiedere chiarimenti, tramite una lettera inviata al sindaco Fabbri, al presidente della Provincia Tiziano Tagliani, all’Ente Parco del Delta, all’Unesco (compresi il Mab-Man and the biosphere) e alla soprintendenza.

Le associazioni – che si sono incontrate il 24 maggio scorso per discutere dei problemi ambientali nel territorio ferrarese e del Delta –  chiedono se l’Ente Parchi abbia autorizzato gli abbattimenti avvenuti in viale Patrignani, «anche in relazione al fatto che la normativa del Parco vieta abbattimenti di piante (e sfalci) nei periodi di nidificazione». Gli ambientalisti chiedono poi conferma del fatto che l’azione sia stata necessaria per motivi di sicurezza riguardanti tutti gli alberi tagliati, ovvero che «si trovassero veramente tutti nelle stesse condizioni di sofferenza, scarsa stabilità o ridotta distanza dalla strada o se non sia stato invece disposto un abbattimento generale, anche a prescindere dalla loro pericolosità». Ancora, si chiede «perché la delibera di giunta n. 355 del 22.12.2017 non sia stata accompagnata da un progetto di ripristino del patrimonio arboreo del viale» e «se sia stata comunque prevista una nuova piantumazione, in condizioni migliori, lungo lo stesso viale oppure in altra zona del Lido Scacchi». Infine, si chiede quante saranno le nuove piante che verranno messe a dimora in sostituzione di quelle abbattute, «ricordando che il vigente Piano del Verde comunale prevede che le nuove piantumazioni siano almeno 3 per ogni albero abbattuto».

Le associazioni fanno notare «il Piano di Stazione Centro Storico di Comacchio prevede la ricostruzione del Bosco Eliceo come grande corridoio ecologico fra Porto Garibaldi e Volano», e che «proprio viale Patrignani avrebbe dovuto esserne interessato», tenuto conto che «dopo oltre 4 anni dalla sua approvazione nulla ci risulta essere stato fatto, a tale riguardo».

Le associazioni approfittano dell’occasione per «rimarcare l’unicità del paesaggio ricadente nel Comune di Comacchio, paesaggio che, non per cause naturali, ci risulta ogni anno più povero, e ricordare che questo è inserito nel Mab Unesco come Riserva della Biosfera, cosa che comporta invece un impegno costante a conservarlo e a non diminuirne la biodiversità, bensì ad aumentarla».

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