Cronaca
30 Maggio 2018
Parte della protezione è caduta sul torace del lavoratore. Rsu proclama lo sciopero: "Ennesimo incidente, serve più formazione per la sicurezza"

Infortunio alla Berco: operaio colpito da un macchinario, è grave

di Redazione | 2 min

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Grave infortunio sul lavoro all’alba di martedì, alle 5 circa, alla Berco. Un operaio di 35 anni in somministrazione è rimasto gravemente ferito mentre lavorava sulla pressa Pv 3 allo stampaggio Hf1 dello stabilimento copparese. Parte della protezione del macchinario – una sorta di sbarra protettiva inserita per non avvicinarsi troppo all’attrezzatura – si è staccata ed è andata a sbattere violentemente contro il torace del malcapitato lavoratore.

Il 35enne, assunto con un contratto di somministrazione a tempo determinato, è caduto a terra con il respiro mozzato. Immediatamente soccorso dal personale del 118, è stato trasportato in ambulanza all’ospedale di Cona. Le sue condizioni sono gravi ma non versa in pericolo di vita nonostante l’impatto violento contro la protezione che avrebbe dovuto garantire la sua incolumità e invece ha fatto esattamente l’opposto.

Indipendentemente dalla dinamica, che dovrà essere accertata dai tecnici competenti e dalla Medicina del Lavoro, la Rsu di Fim-Fiom-Uilm ha avuto l’ennesima conferma del problema di sicurezza sul lavoro alla Berco e ha proclamato due ore di sciopero per giovedì 31 maggio alla fine di ogni turno di lavoro.

“Non è il primo ma l’ennesimo caso di infortunio grave sul lavoro. È un problema che denunciamo da tempo: la Rsu ha più volte sollecitato l’azienda a una maggiore attenzione nei confronti della formazione sulla sicurezza di tutti i lavoratori, in maniera specifica dei precari” spega Samuele Lodi, segretario provinciale Fiom.

“Nei reparti – spiegano i sindacalisti – stiamo vivendo situazioni di organizzazione del lavoro che spingono i lavoratori a correre sempre di più, sugli impianti spesso vengono formate squadre di lavoratori tutti precari, poco esperti, di conseguenza più esposti a rischio infortunio. Inoltre la loro condizione di precari li rende più deboli e ricattabili all’interno dello stabilimento nei rapporti con i responsabili aziendali”.

A fronte di tutto ciò, “per dire all’azienda che non è più accettabile che alla Berco si sbandierino progetti faraonici sulla sicurezza (con lo slogan Safety First scritto su magliette, manifesti vari e dichiarazione di intenti) e nella realtà gli infortuni continuano ad accadere purtroppo con regolarità”, la rappresentanza sindacale ha indetto due ore di sciopero da svolgere appunto giovedì.

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