Attualità
27 Maggio 2018
Ado apre le porte della Casa della Solidarietà, in attesa della nuova apertura. “Ancora tante le persone che non sanno”

Cure palliative, diffusione e orgoglio nella ‘giornata nazionale del sollievo’

di Redazione | 2 min

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Porte aperte alla Casa della Solidarietà di via Veneziani, in occasione della Giornata Nazionale del Sollievo, che venerdì pomeriggio ha riunito lo staff di Ado tra medici, infermieri e psicologi in un incontro conviviale rivolto a tutti coloro che vogliono sapere qualcosa di più sulle cure palliative.

“Sono ancora molte le persone che non sanno di che cosa si tratta, né che cosa potrebbero avere gratuitamente – afferma Nives Sartori, medico dell’assistenza domiciliare, che nell’edenica cornice del giardino interno, illustra il quotidiano lavoro delle ‘mini-equipe’ (generalmente medico + infermiere)“strutturato su un numero di visite programmate in base ai bisogni del paziente”, e con assistenza medica reperibile 24 ore su 24.

Dalla gestione della terapia del dolore, a quella delle piaghe da decubito, dai prelievi del sangue alla quotidiana routine, quella che Ado proprone di offrire è un’assisitenza che vada ‘oltre’, che copra la cosiddetta ‘simoultaneous care’, ossia un affiancamento alle vere e proprie cure in atto: “Spesso ci troviamo a gestire casi complessi – spiega l’infermiere Juri Rizzati – in cui il dolore non è solo fisico ma anche sociale e psicologico”.

Avvicinarsi alle cure palliative diventa così “non la semplice firma di un ‘fine vita’, ma un progetto che mira a migliorarne la qualità, coinvolgendone anche la sfera familiare e investendo sull’“entrata precoce” di questa filosofia nella vita del paziente, “di modo che non si riduca a concentrarsi nell’ultimo mese di vita” e soprattutto, dia il proprio contributo al trattamento dei sintomi della terapia attiva.

Ed è proprio il coinvolgimento a 360 gradi che ha spinto il team ad organizzare un pomeriggio che coinvolgesse adulti e bambini, fra merenda, pittura e lettura: “spesso c’è anche timore, non solo a parlare di cure palliative, ma proprio ad avvicinarsi alle realtà che le propongono”. E nell’attesa della conclusione lavori che vedrà operativi i 14 mila metri quadri che ospiteranno i pazienti nella futura Casa del Sollievo, per il momento, “ne festeggiamo con orgoglio la giornata nazionale”.

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