di Giulia Luce Garofalo

In questi giorni nel quartiere di viale Krasnodar si sta svolgendo un atto artistico che ha lo scopo di lasciare un messaggio di libertà ed uguaglianza.

La cooperativa “Aidel sentieri multimediali” e lo street artist Alessio Bolognesi, stanno realizzando un omaggio a Marielle Franco, un murales, su un palazzo in viale Krasnodar, affichè la figura di quest’attivista, uccisa in un agguato il 14 marzo, possa vivere nella memoria di tutti.

Arcigay Ferrara, da sempre impegnata nella lotta dei diritti umani ha deciso di rendere omaggio a Marielle organizzando un incontro vicino al murales. “Arcigay ha deciso di invitare in questo incontro la cittadinanza e tutte quelle associazioni che come noi lottano per i diritti delle persone, per una società più giusta – commenta la presidente Arcigay Ferrara, Manuela Macario-. Pensiamo che la cooperativa Aidel e Alessio Bolognesi, stiano realizzando un atto artistico grandioso”.

“Marielle Franco era una donna brasiliana, un’attivista, un consigliera comunale, una donna lesbica – continua la presidente-. Si è sempre battuta per le donne, per i diritti per le donne. Marielle ed è per noi un esempio, in quanto era una donna libera che viveva la sua vita in maniera assolutamente visibile. La visibilità è il primo passaggio per le persone lgbt per essere riconosciute e rispettate come tutte le altre”.

In molti Paesi si sente parlare di lotta dei diritti delle persone lgtb, e questo, nonostante il passare degli anni dà vita a nuove forme di violenza. Arcigay ha deciso di omaggiare Marielle con una foto con l’hashtag #mariellevive e un girasole.

“Volevo ringraziare Aidel perchè dal nulla ha proposto questa iniziativa e per noi è molto importante far passare questo messaggio così forte ai nostri cittadini- commenta il vicesindaco Massimo Maisto-“.

“Ci fa un immenso piacere vedere come la comunità chieda al comune di trovare spazio per la creatività- conclude Maisto-. Vorrei inoltre sottolineare che siamo stati molto felici che ci sia stata proposta questa immagine, perchè bisogna ricordare che nel mondo, spesso, di impegno e di politica si muore. L’obiettivo è quello di far conoscere la politica internazionale a tutti. Marielle era una di noi”.