Spal
25 Maggio 2018
L’assessore ai lavori pubblici replica alle critiche su disagi nella zona, localizzazione e costi

Spal. Modonesi: “Dopo Despacito il nuovo tormentone è lo stadio”

di Redazione | 2 min

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“Tormentoni estivi. Estate 2016: Vorrei, ma non posto. Nel 2017 è stato l’anno di Despacito, quest’anno chissà… A Ferrara, invece, da un paio di anni a questa parte abbiamo una certezza nel campo dei tormentoni estivi: i lavori al Paolo Mazza. Chi li critica (ma si affretta a dire che non ce l’ha con la Spal) e chi vorrebbe uno stadio bello e grande, ma non lì”.

Tra il serio e il faceto, interviene anche l’assessore ai lavori pubblici Aldo Modonesi nella polemica che imperversa su Estense.com sui lavori di ampliamento dello stadio della Spal. Uno stadio che “a noi lì dov’è piace. Perché ci piace non consumare suolo. Perché ci piace andare allo stadio a piedi, in bici o in autobus. Perché ci piace che i tifosi (locali e ospiti) prima della partita possano andare in centro. Perché ci piace il clima che si respira nel quartiere Giardino durante le partite della Spal”.
L’assessore non nega che ci siano disagi, “soprattutto per chi ci abita”, e assicura che “lavoreremo non solo sullo stadio, ma anche per ridurli. Perché ci piace il Paolo Mazza. Bello, capiente, funzionale, accessibile, moderno. E ci piace lì dov’è”.

Quanto ai detrattori, Modonesi va con la mente indietro di 12 mesi, periodo durante il quale “abbiamo incontrato due gruppi che ci hanno proposto di fare uno stadio nuovo. Il primo lo proponeva nella zona dell’attuale scalo merci, al Doro, che non è proprio il massimo dal punto di vista della mobilità. E senza dire dove spostare lo scalo merci che è attualmente utilizzato e di proprietà di Ferrovie”.

Il secondo gruppo lo proponeva in mezza campagna, nella zona ovest, dopo la tangenziale e la ferrovia. “Con una spesa di 40 milioni di euro (barriere frangisole comprese, che evidentemente li andavano bene), e con una nuova viabilità tutta da fare. E da pagare. E per pagare stadio e viabilità si doveva fare un parco commerciale accanto al nuovo stadio. E senza dire che cosa fare dell'(ex) Paolo Mazza”.

Il Comune ha incontrato entrambi i gruppi insieme alla Spal. “E insieme alla società abbiamo deciso che era meglio continuare a investire sul nostro Paolo Mazza. Ah, dimenticavo, i gruppi erano accompagnati da due architetti ferraresi, ai quali l’idea di ristrutturare il Paolo Mazza abbiamo letto che continua a non andare molto a genio”.

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