Cronaca
23 Maggio 2018
Continua la lotta contro la vendita di alcol e di bottiglie di vetro e lattine in orario serale

Raffica di chiusure, chioschi e minimarket nel mirino del questore

di Redazione | 4 min

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Una raffica di chiusure di esercizi commerciali è stata disposta dal questore di Ferrara dopo i controlli effettuati su alcuni locali che hanno violato il divieto di somministrare bevande alcoliche durante le ore notturne, come stabilito dal ‘Regolamento di Polizia Urbana’ approvato dal Comune.

Durante i controlli serali, infatti, la Polizia Commerciale ha monitorato i locali più a rischio rispetto alla loro dislocazione e anche in base alle segnalazioni dei cittadini.

Uno di questi locali è il minimarket con sede in via Bologna 98/A-B, gestito da un cittadino bengalese che già nel 2015 era stato sanzionato e colpito da un provvedimento del Prefetto di Ferrara con la chiusura per 21 giorni e la sospensione della relativa licenza comunale. Nei mesi di novembre 2017 e febbraio 2018 la Polizia Municipale ha riscontrato altre vendite irregolari in orario notturno (alle ore 5 e alle ore 23.10) di birra e vino in bottiglie di vetro. Dopo la sanzione di 300 euro per ciascuna vendita illecita e la richiesta all’Ufficio del Commercio del Comune di Ferrara della riduzione dell’orario di apertura per evitare altre infrazioni, il questore, su richiesta degli operatori della Polizia Locale, ha emesso un provvedimento di sospensione ex art. 100 Tulps (Testo unico leggi di pubblica sicurezza) in ragione degli ampliati poteri che il decreto sulla sicurezza (il cosiddetto decreto Minniti) del luglio 2017 attribuisce per contrastare il degrado nelle città. Il Minimarket di via Bologna 98 dovrà restare chiuso per 15 giorni. Alla prossima infrazione si potrà richiedere la revoca della Scia Comunale.

Il secondo esercizio commerciale è stato individuato nel minimarket di via Bologna 159, all’angolo di via del Campo (la via che porta al Comando Provinciale dei Carabinieri). Anche qui la Polizia Commerciale ha sanzionato il gestore bengalese (classe ’85) dell’esercizio commerciale, in quanto nelle serate del 23 febbraio e 28 marzo era stato sorpreso a vendere tranquillamente bevande alcoliche in vetro in orario non consentito dal Regolamento. In questo caso il questore ha deciso di sospendere l’attività per soli 7 giorni, considerando che si tratta di un primo provvedimento sanzionatorio.

Il terzo e ultimo provvedimento di chiusura riguarda il chiosco che si trova tra piazza Travaglio e via San Romano, zona in cui la “mala movida” sta creando problemi a tutti i commercianti e ai cittadini che spesso lamentano la presenza di persone poco affidabili girovagare nelle vie del centro storico. Il chiosco è gestito da un cinese di 26 anni che nel maggio 2017 e anche questo mese in orario notturno ha venduto bevande alcoliche in vetro (precisamente alle ore 5 e alle 23.40). Anche a questa terza richiesta del Corpo Polizia Municipale Terre Estensi, il questore ha deciso di emettere un provvedimento di chiusura per 7 giorni.

I commercianti sanzionati sono stati avvisati che alle prossime violazioni la mano sarà più pesante e, in alcuni casi, definitiva in ordine alla revoca della licenza e di fatto all’impossibilità di poter esercitare la loro attività commerciale.

Tutti i provvedimenti in questione sono stati eseguiti dal personale della Squadra Amministrativa della Questura di Ferrara

Continua dunque l’attività di contrasto alla vendita e alla somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche a minori da parte della Polizia Commerciale in sinergia con gli Ispettori della Squadra Amministrativa della Divisione Pasi della Questura di Ferrara. Il gruppo di lavoro creato e coordinato dal dirigente della Questura Amedeo Pazzanese ha realizzato un sistema di rete dove, l’incrocio dei dati provenienti dalle Polizie Locali, dalle forze dell’ordine e dai presidi medici, primi fra tutti i Pronti Soccorso e le Divisioni Pediatriche, che segnalano l’abuso di alcol da parte di minori, permette di monitorare e tener d’occhio i commercianti che consapevolmente continuano a vendere alcol a minori nonostante la legge lo vieti. Purtroppo a volte giungono segnalazioni di ricoveri di soggetti in tenera età dovuti a intossicazione alcolica con tassi alcolemici elevati (si parla di ragazzi e ragazze di 13–14 anni) dove il rischio di raggiungere il coma etilico a fronte dell’assunzione di una minima di quantità di alcool è molto elevato, con conseguenze neurologiche importanti o arrivando addirittura a mettere a repentaglio la vita stessa.

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