Codigoro
23 Maggio 2018
Roberto Gatti vola in Cina come giudice del concorso internazionale: "Orgoglioso di aiutare l'export del vino made in Italy"

Un sommelier ferrarese a Pechino per degustare i migliori vini del mondo

di Redazione | 3 min

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Il giornalista e sommelier codigorese Roberto Gatti è stato convocato ancora una volta al Concours Mondial de Bruxelles, riservato ai migliori vini del mondo. Il concorso, giunto alla 25° edizione e tenutosi nel distretto di Haidian a Pechino, ha registrato un numero record di giudici (circa 360) di ogni nazionalità che hanno degustato un numero record di vini (oltre 9.180). La Cina ha contribuito in larga parte a questi risultati iscrivendo oltre 480 vini, con un incremento del 90,2% rispetto al 2017.

Tra i giudici era presente anche Gatti, alla sua 14° partecipazione consecutiva a questo prestigioso concorso mondiale, in compagnia di altri autorevoli colleghi del mondo vinivinicolo italiano.

Da circa 20 anni Roberto Gatti viaggia in lungo ed in largo l’Italia e l’Europa, per testare vini di ogni regione, tipologia e qualità; la passione e l’esperienza lo hanno accreditato ai maggiori concorsi enologici nazionali ed internazionali, la mission principale è portare alla ribalta le piccole-medie aziende e farle conoscere ad un pubblico più vasto.

“Vorrei sottolineare alcuni aspetti relativi a questo importante evento – spiega l’enologo codigorese – tenutosi in Cina per fare conoscere i vini stranieri in quella grande nazione, che nella sola città di Pechino conta qualcosa come 23 milioni di abitanti, tra le città più grandi del mondo. Sono stato in Cina per la quarta volta per partecipare alla 25° edizione del Concours Mondial de Bruxelles a Pechino. Un’esperienza molto gratificante, istruttiva sotto ogni punto di vista, perché trovarsi a degustare fianco a fianco con altri autorevoli colleghi, c’è molto da imparare, dal confronto con loro si esce rafforzati nelle proprie esperienze sensoriali e degustative”.

Come è funzionato il Cmb cinese? “Durante lo svolgimento del concorso, il quale ha visto la partecipazione di oltre 9000 vini provenienti da ogni parte del mondo, però in maniera particolare da Francia, Spagna, Australia, Nuova Zelanda, Canada, Cile, Cina ed infine Italia, molti buyer, importatori ed addetti ai lavori si sono intrattenuti con noi degustatori per scambiare opinioni, punti di vista e pareri sullo stato dei vini nelle rispettive nazioni”.

“Ho toccato con mano l’aspetto quanto mai importante che è il partecipare direttamente a questo evento concorsuale da parte delle cantine di ogni parte del mondo, ma devo anche dire – ad onore del vero – che seppure i vini italiani non siano ancora molto conosciuti, esiste una grande curiosità di provarli, importarli e soprattutto berli. Infatti, i cinesi addetti ai lavori erano consapevoli che in Italia abbiamo qualcosa come circa cinquecento vitigni autoctoni, per cui la loro innata curiosità deve essere soddisfatta in pochi anni, prima che altri vadano a coprire grosse fette di quei mercati. Spero – conclude Gatti – che pure questa mia esperienza aiuti l’export del nostro vino”.

Insomma, un’altra bella esperienza per un degustatore accreditato ai principali concorsi nazionali (Acqui Terme, Vinitaly, Riesling-Naturno, Selezione del Sindaco ecc.) ed internazionali (Vin du Bordeaux, Mondiale de Bruxelles, Berliner Wine trophy, ecc). Portare alto il nome dell’Italia e della provincia di Ferrara rende orgoglioso e soddisfatto questo nostro concittadino.

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